NAPOLI – La rottura fra Italia viva e Azione lascia sul campo gli “orfani” centristi che avevano sperato in un accordo in vista delle elezioni europee del 2024. Senza una lista in comune, ognuna delle due forze dovrà cercare da sola di superare il quorum del 4%, necessario per chi aspira a entrare al Parlamento europeo. “Non è semplice – dichiara Giuseppe Russo (nella foto), presidente campano di Azione ed ex consigliere regionale – la battaglia è ancora tutta da combattere”. La lista dei calendiani nella circoscrizione Sud dovrebbe comprendere l’ex consigliere regionale Luigi Bosco, l’uscente Giosy Ferrandino e l’ex deputato Gigi Casciello.
Secondo Russo “sarebbe stato necessario fare tutti gli sforzi per formare una lista comprendente le formazioni politiche italiane che si riconoscono in Renew Europe” .
Alla fine, nota il presidente dei calendiani, l’accordo fra Italia viva e Azione è saltato a causa di “comportamenti e valutazioni spesso fuori dalle righe. La scelta di correre separati non ha nessuna ratio politica: non ci sono questioni sulle quali si siano manifestate divergenze insanabili. Se non si fa una lista unitaria è perché i leader hanno manifestato limiti caratteriali e comportamentali che certo non hanno aiutato”.
Sembra difficile che il dissidio fra i due partiti possa ripercuotersi sul governo regionale campano: qui l’appartenenza alla maggioranza che sostiene il governatore Vincenzo De Luca fa da collante. Ma Russo ammonisce: “Il mancato accordo per le Europee avrà ripercussioni ovunque, perché indebolisce l’insieme delle forze che si richiamano a Renew Europe: questo è oggettivo”. Ad ogni modo, il presidente di Azione non sembra appassionato all’aspetto regionale: “In questo momento ci sono le Europee e gli equilibri politici che si determineranno in Europa saranno decisivi anche per il nostro Paese e avranno una pesante influenza sui destini degli italiani e degli europei”. Quanto al terzo mandato del governatore, argomento che contrappone De Luca alla segretaria nazionale del Pd Elly Schlein, per Russo “deve decidere il Parlamento, non basta una modifica dello statuto regionale ma serve una legge nazionale. Il resto sono chiacchiere da bar”.
Adesso si parla di un accordo fra Azione e il partito di Emma Bonino +Europa per una lista comune, ma Russo crede poco a questa ipotesi.
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