MONACO – Il giorno della verità per Marcell Jacobs è arrivato. Nel giro di due ore, martedì, tra le 20.19 della semifinale e le 22.15 dell’eventuale finale, il campione olimpico andrà a caccia del titolo europeo nei 100 metri a Monaco, ultimo grande appuntamento della stagione outdoor. Dopo un anno travagliato lo sprinter azzurro vuole riprendersi tutto, mettendo definitivamente alle spalle la delusione dei Mondiali di Eugene, dove è stato costretto a dare forfait in semifinale per un infortunio al grande adduttore della coscia destra.
L’allievo di Paolo Camossi ha curato l’avvicinamento alla manifestazione bavarese in ogni minimo dettaglio. Smaltito il problema muscolare, Jacobs è determinato a riportare in Italia il titolo europeo che manca dall’oro di Pietro Mennea a Praga nel 1978. “Pronto per i Campionati Europei”, le uniche parole affidate ai social dell’atleta delle Fiamme Oro, che non ha rilasciato dichiarazioni a ridosso dell’evento. Lo sprinter nato a El Paso, condizionato da un’infezione gastrointestinale contratta a Nairobi a maggio che ha complicato il suo percorso verso la stagione estiva, è rientrato nel meeting a Savona dove ha fatto segnare un 10″04, la stessa prestazione realizzata nelle batterie a Eugene. Un crono che gli ha permesso di entrare in gara direttamente in semifinale, dove sulla carta l’avversario più insidioso dovrebbe essere il francese Michael Zeze, che di recente ha corso in 9″99. Gli altri rivali non incutono particolare timore e, considerando che i primi due di ogni semifinale passano il turno (con ripescaggio dei due tempi migliori), l’ingresso in finale dovrebbe rivelarsi una pratica semplice per il campione olimpico, che parteciperà anche alla staffetta 4×100, a testimonianza della piena guarigione.
“Marcell è l’oro olimpico ed è qui per vincere, ma non è una gara da prendere sottogamba – ha sottolineato Camossi pochi giorni fa – Le risposte che ha dato sono positive, mi fido dei miei occhi e delle sensazioni di Marcell”. In pista dovrà vedersela principalmente con i britannici Zhamel Hughes e Reece Prescod, senza dimenticare il turco Jak Ali Harvey, che vanta un personale di 9″92 (realizzato però nel 2016). Un Jacobs in forma però non deve temere nessuno. Quel 9″80 con cui ha stupito il mondo poco più di un anno fa è lì a ricordarglielo.
Dell’inviato Alberto Zanello