NAPOLI – Arrestato il rampollo del clan Vigilia. Era ai domiciliari, ma è andato a trovare la madre a Soccavo. Così è stato fermato Gaetano Vigilia dai militari del nucleo radiomobile. Gli investigatori dell’Arma fanno sapere che il 24enne, benché sottoposto ai domiciliari in un’abitazione di Mariglianella, era stato trovato in viale Traiano. Era nell’appartamento della madre, nonostante la misura e senza alcuna autorizzazione. Il 24enne di Soccavo ora è accusato di evasione ed è stato portato in carcere, in attesa di giudizio. In pratica non avrebbe potuto allontanarsi dall’abitazione a Mariglianella, che dal Rione Traiano dista una trentina di chilometri.
I domiciliari
Nell’aprile 2022 fu bloccato con una pistola dai Falchi della squadra mobile in via Palazziello, considerata la roccaforte del clan. Gli agenti notarono in strada un uomo che, alla loro vista, si era allontanato frettolosamente. Lo raggiunsero, trovandolo in possesso di una pistola a tamburo calibro 38 caricata con 5 cartucce, risultata rubata nel dicembre 2019. A ottobre i giudici hanno deciso di non contestare aggravanti e disposto i domiciliari per Gaetano Vigilia, ultimo dei rampolli della famiglia Vigilia. Il gip ha accolto la tesi per cui l’arma in possesso non fosse finalizzata ad agevolare il clan, ma detenuta per mera difesa personale. Non c’erano indizi, che portassero a quella ipotesi. Solo una supposizione, che è caduta in giudizio.
La ricostruzione
Ma torniamo ai fatti. Gli inquirenti hanno escluso, quindi, la modalità camorristica nella detenzione, essendosi solo dato alla fuga alla vista degli agenti e non avendo mai puntato la pistola nei loro confronti. Fin qui la ricostruzione della magistratura. Tanto è bastato. A fronte della condanna mite a 3 anni e 2 mesi, il giudice ha condiviso le argomentazioni del suo legale di fiducia, l’avvocato Antonio Rizzo ritenendo non più sussistenti le esigenze cautelari per il proseguimento della misura in carcere.
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