LODI (Francesco Biondi) – Un episodio sconcertante nel penitenziario di Lodi. Un uomo, 22enne di origine marocchina, è evaso. Durante l’ora d’aria, infatti, il giovane che era detenuto per spaccio ha fatto perdere le proprie tracce. Un ‘colpo’ messo a segno con una rapidità impressionante. Secondo una prima ricostruzione, infatti, il 22enne sarebbe prima salito in un attimo sul muro di cinta del penitenziario per poi scavalcarlo e fuggire. E così in poco più di un attimo avrebbe fatto perdere le sue tracce.
L’evasione senza dare nell’occhio
Non è sicuramente il primo caso di evasione e non sarà probabilmente neanche l’ultimo, eppure quanto accaduto nel cortile del carcere lodigiano fa riflettere eccome. Il giovane del Marocco ha compiuto un gesto proprio in quella che dovrebbe essere tra le zone più sorvegliate di un penitenziario. E allora viene da chiedersi come sia stato possibile arrampicarsi su un muro di cinta alto oltre due metri senza che nessuno, tra detenuti e sorveglianti, si accorgesse di quello che stava accadendo. E come sia stato possibile in così poco tempo sparire letteralmente nel nulla.
La ricostruzione e le ricerce
Ed è quello che le forze dell’ordine stanno verificando in queste ore, nel tentativo di ricostruire una vicenda che presenta troppi lati oscuri. Ci sarà inoltre da capire se il giovane nord africano avesse da tempo pianificato la fuga oppure possa aver semplicemente approfittato di una distrazione delle guardie presenti all’interno per tentare l’evasione. Le forze dell’ordine, allertate dal personale del penitenziario, stanno adesso cercando il 22enne in tutta l’area del lodigiano. Anche se i controlli si sono in un attimo diffusi a macchia d’olio in un raggio d’azione ben più ampio della provincia di Lodi. Non è infatti escluso che l’uomo, qualora avesse pianificato la disperata fuga da giorni, possa essersi avvalso dell’azione di uno o più complici e, per questo, potrebbe essere già più lontano.
