San Francisco (California, Usa), 17 apr. (LaPresse/AFP) – Facebook dovrà affrontare una class action con l’accusa di aver violato la privacy degli utenti utilizzando strumenti di riconoscimento facciale sulle loro fotografie senza aver ottenuto un consenso esplicito. Lo ha stabilito in California un giudice federale. Il sistema, lanciato nel 2010, suggerisce i nomi delle persone che identifica nelle immagini caricate dagli utenti, una funzione che secondo chi ha avviato l’azione entra in conflitto con la legge dell’Illinois sulla protezione della privacy biometrica. Il giudice James Donato ha deciso che la richieste avanzate da tre residenti dello Stato erano “sufficientemente coerenti da consentire una equa ed efficiente risoluzione” nella forma della class action, si legge una sentenza visionata da Afp. “Continuamo a credere che il caso non abbia valore e ci difenderemo vigorosamente”, ha dichiarato alla stessa agenzia francese una portavoce di Facebook.