Bruxelles (Belgio), 27 mar. (LaPresse/AFP) – La Commissione europea ha chiesto a Facebook di fornire risposte “entro le prossime due settimane” sulle questioni sollevate dallo scandalo Cambridge Analytica. La richiesta è arrivata lunedì sera in una lettera inviata dalla commissaria europea alla Giustizia, Vera Jourova. In particolare Bruxelles vuole sapere se sono stati utilizzati i dati personali dei cittadini europei e vuole “capire in che modo i dati degli utenti di Facebook sono caduti nelle mani di terzi senza il loro consenso”. L’esecutivo Ue chiede anche che il social network lo informi sulle misure previste per evitare che uno scandalo di questo tipo si ripeta.
La lettera è stata inviata al direttore operativo di Facebook, Sheryl Sandberg, chiedendo anche quali misure intenda intraprendere l’azienda per evitare uno scandalo simile in futuro. Jourova pone cinque domande ‘chiave’ al social network. “Se è così (se i dati sono stati influenzati, ndr), come intende
La lettera è stata inviata al direttore operativo di Facebook, Sheryl Sandberg, chiedendo anche quali misure intenda intraprendere l’azienda per evitare uno scandalo simile in futuro. Jourova pone cinque domande ‘chiave’ al social network. “Se è così (se i dati sono stati influenzati, ndr), come intende informare le autorità e gli utenti a riguardo?”, si legge nella missiva. La commissaria chiede se siano necessarie regole più severe per le piattaforme di social media, come quelle dei media tradizionali, e se debba cambiare l’approccio alla trasparenza nei confronti degli utenti e delle autorità di regolamentazione.
Al vertice di Bruxelles la scorsa settimana, i leader Ue hanno discusso l’uso improprio dei dati di Facebook da parte della britannica Cambridge Analytica, che ha svolto un ruolo nella campagna elettorale del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. “I social network e le piattaforme digitali devono garantire pratiche trasparenti e una protezione completa della privacy e dei dati personali dei cittadini”, avevano detto i capi di Stato e di governo. Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha anche invitato il numero uno di Facebook, Mark Zuckerberg, a rispondere sul meritoall’organismo di Strasburgo.
le autorità e gli utenti a riguardo?”, si legge nella missiva. La commissaria chiede se siano necessarie regole più severe per le piattaforme di social media, come quelle dei media tradizionali, e se debba cambiare l’approccio alla trasparenza nei confronti degli utenti e delle autorità di regolamentazione.
Al vertice di Bruxelles la scorsa settimana, i leader Ue hanno discusso l’uso improprio dei dati di Facebook da parte della britannica Cambridge Analytica, che ha svolto un ruolo nella campagna elettorale del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. “I social network e le piattaforme digitali devono garantire pratiche trasparenti e una protezione completa della privacy e dei dati personali dei cittadini”, avevano detto i capi di Stato e di governo. Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha anche invitato il numero uno di Facebook, Mark Zuckerberg, a rispondere sul meritoall’organismo di Strasburgo.