NAPOLI – Chi entra in via Evangelista Torricelli rischia la pelle. Basta questo per restituire il senso di insicurezza che si respira a Pianura, centro nevralgico dell’ennesima faida di camorra che ha travolto Napoli, nello specifico la periferia flegrea, e che vede protagonisti i Carillo-Perfetto e i Calone-Marsicano-Esposito. In almeno due occasioni è successo che altrettanti residenti del quartiere, subito dopo aver imboccato la strada per fare ritorno a casa, si siano visti puntare addosso le armi dai sicari dei Carillo-Perfetto, che in via Torricelli hanno la propria roccaforte.
E in entrambe le occasioni è successo che, poi, uno dei killer abbia riconosciuto i passanti e lanciato l’ordine ai ‘colleghi’ di abbassare la armi. Un diktat dato all’ultimo istante, in extremis, un attimo prima della mole di piombo. Si è andati a tanto così dall’ennesima tragedia di sangue innocente. A finire nel mirino dei sicari sono stati un ragazzino e un uomo. Forse, a quell’orario, i malviventi aspettavano soggetti del clan rivale. O forse i due assomigliavano ai reali bersagli del commando di fuoco. In mezzo a tutti questi ‘forse’ una certezza c’è: a Pianura nessuno può ritenersi al sicuro.
Scene da Far West che ricordano molto da vicino le annate delle faide sanguinarie di Scampia, quando le cronache hanno raccontato fin troppe storie di persone uccise per errore. Nella zona flegrea del capoluogo la situazione è incandescente. Due settimane fa Soccavo, Fuorigrotta e Pianura hanno sfornato tre agguati in meno di 30 ore: nella mattinata di mercoledì 18 maggio, i killer della camorra hanno ammazzato Emmanuele De Angelis, 29 anni e precedenti per spaccio semplice, trovato assassinato all’ombra di un albero di arancio nel giardino della sua abitazione in via Contieri, a Soccavo, un raid preceduto dall’agguato fallito ai danni di Antonio Ernano, cognato del boss Alfredo Vigilia sorpreso dai sicari mentre si trovava in via Vicinale Palazziello a bordo di un’auto con la moglie, riuscito a scampare alla morte soltanto grazie all’istinto che gli ha permesso di ripararsi al momento giusto dal piombo. E poi c’è il ‘giallo’ del ferimento di Mattia Perfetto (figlio del ras Vitale), colpito a un braccio da una pallottola – forse – in via Evangelista Torricelli, e non in via Cinthia, come ha raccontato a investigatori e medici che lo hanno soccorso.
A rendere ancor più allarmante il quadro è il fatto che i Perfetto, intesi come organizzazione criminale, risultano avere rapporti di alleanza con i Vigilia, cosca che intanto è sotto l’attacco dei Grimaldi-Scognamillo. Un quadro intrecciato e quindi capillare, con le trincee allestite dai clan nel raggio di decine di chilometri quadrati. Insomma, i killer sono scatenati e chi vive nelle zone interessate dagli scontri armati non può ritenersi al sicuro: lo sanno bene, purtroppo, gli abitanti di via Evangelista Torricelli. Qualche settimana fa gli stessi residenti avevano segnalato ritrovamenti di pallottole nelle proprie case, qualcuno anche nella propria camera da letto. Parliamo di gente totalmente estranea ai contesti malavitosi, proprio come le due persone vive per miracolo perché ‘graziate’ dai killer tanto spietati quanto impacciati.
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