Faida, i Ricci-D’Amico non si schierano

NAPOLI – Alta tensione tra clan nel centro storico. Le ultime informative delle forze dell’ordine svelano scintille tra le cosche, che controllano i vicoli dei Quartieri Spagnoli. I Ricci-D’Amico non si schierano nella faida tra i Mazzarella e l’Alleanza di Secondigliano. Serpeggia malumore. Per più di un motivo: qui i due grossi cartelli si sono fatti spazio e le paranze di Montecalvario si sono allineate. Quasi tutte. Per evitare incomprensioni e divergenze: c’è chi fa riferimento alla cosca di San Giovanni a Teduccio e chi ai ‘secondiglianesi’.

Le indagini

I Fraulella non hanno ancora aderito a uno schieramento (almeno stando alle informazioni delle forze dell’ordine). Perché? Per avere mani libere? Per non subire il vassallaggio? Gli investigatori stanno approfondendo la questione. Nel frattempo le altre paranze premono per una scelta di campo, per evitare fibrillazioni e una escalation. Sì, perché la lite è dietro l’angolo. C’è da decidere da che parte stare in caso di conflitto. Ad oggi sono gli unici a non aver preso posizione e potrebbero presto essere costretti a farlo.

Gli scenari

La mappa. I Masiello sono in asse con i Mazzarella, insieme agli Esposito. Mentre l’Alleanza di Secondigliano ha aderenze con i Saltalamacchia e i Mazzanti. Pochi giorni fa la polizia ha intercettato due uomini riconducibili al cartello dei ‘secondiglianesi’ in un Suv in vico Tre Tornesi. Un terzo uomo è riuscito a fuggire all’arrivo delle pattuglie. Nel fuoristrada uno aveva l’avviso orale ed è stato denunciato per violazione della misura. Sospetti di un possibile accordo con le paranze locali. I Mazzarella anche ai Quartieri Spagnoli hanno dovuto fare un passo indietro dopo gli arresti di Ciro Mazzarella, Michele Mazzarella e Salvatore Barile.
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