CASORIA – Il gruppo di Mauro Franzese, alias Maruzziell, aveva come obiettivo l’acquisizione del controllo su tutte le attività economiche della zona, estorcendo denaro tramite minacce e atti violenti. E’ quanto emerge dall’ordinanza che ha colpito sei uomini ritenuti eredi del clan Moccia e ‘gestori’ degli affari illeciti su Casoria. Gli inquirenti hanno ricostruito le dinamiche dell’organizzazione, che aveva imposto tangenti a imprenditori edili, commercianti e altri operatori economici, ricorrendo a intimidazioni, danneggiamenti, atti di violenza, e addirittura attentati dinamitardi. Gli investigatori hanno anche documentato il coinvolgimento del gruppo in traffico di stupefacenti, recupero forzato crediti e altre attività illecite. Franzese, con il supporto dei suoi luogotenenti come Salvatore Barbato, Salvatore Ambrosio e Jonathan Piglia (ordinanza in carcere anche per Vincenzo Rullo e Salvatore Iorio), decideva le strategie criminali e coordinava le azioni violente contro rivali e gruppi concorrenti, cercando di sopraffare le altre organizzazioni.
Gli inquirenti hanno riscontrato la competizione interna tra bande a causa della scarsità di leadership consolidata, con frequenti conflitti armati per il controllo del territorio. L’inchiesta sfociata negli arresti di due giorni fa evidenzia un cambiamento nei territori storicamente dominati dal clan, dove le forze dell’ordine stanno assistendo a un’alternanza di gruppi criminali, a volte gestiti da affiliati senza esperienza e senza la guida dei capi storici, come nel caso di Giovanni Baratto (nel tondo). Quest’ultimo aveva cercato di prendere il controllo del gruppo senza il consenso di Franzese, ma è stato arrestato poco dopo, evitando una possibile punizione interna; contro di lui era già in cantiere un agguato. “Ho già il sostituto”, disse in un’occasione Mauro Franzese, non sapendo di essere intercettato. L’eventuale successore scelto da Franzese sarebbe stato un uomo fedele, come si sente dire nella conversazione captata e riportata nell’ordinanza. A salvare Baratto furono le manette.