PALERMO – “La mafia non è invincibile. E’ destinata a finire, come diceva Falcone, ma bisogna essere molto vigili sempre, perchè le mafie hanno la possibilità e la voglia di adattarsi. Bisogna capire le sembianze che possono assumere nella società civile e nelle istituzioni”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese alla manifestazione al Foro Italico di Palermo per il 30esimo anniversario della strage di Capaci organizzato dalla Fondazione Falcone. All’evento partecipano il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente della Fondazione Falcone Maria Falcone, i ministri della Giustizia Marta Cartabia, dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, degli Esteri Luigi Di Maio e il capo della Polizia Lamberto Giannini, oltre al procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo e al procuratore di Roma Francesco Lo Voi. Il ministro Lamorgese ha poi aggiunto: “I proventi del denaro illecito rappresenta la protervia delle organizzazioni criminali. Le modifiche normative hanno avuto un seguito dopo il 1992, dopo l’eccidio di Capaci, che ha determinato uno scatto della società civile. L’urlo di dolore e la non accettazione della violenza inaudita ha provocato una reazione perché si è compreso che la posta era altissima: si trattava di tutelare la libertà dei cittadini”.
(LaPresse)