Fallimento Mercatone Uno, i sindacati: “Il Ministero di Di Maio doveva vigilare e non l’ha fatto”

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

ROMA – Fallimento Mercatone Uno: domani tavolo per salvaguardare i posti di lavoro. Il ministero dello Sviluppo economico e il ministro Luigi Di Maio “prendono atto con estrema preoccupazione del fallimento dichiarato dal Tribunale di Milano della Shernon Holding Srl, società di proprietà al 100% della maltese Star Alliance Limited, e della successiva chiusura dei punti vendita in tutta Italia”. È quanto si legge in una nota del Mise.

Tavolo anticipato

“È già stato convocato un tavolo il 30 maggio e sarà anticipato a lunedì 27. È prioritario salvaguardare i livelli occupazionali e gli asset e verificare le responsabilità della proprietà – designata il 18 maggio 2018 prima dell’insediamento del governo – in merito alla gestione di questi ultimi – continua il comunicato –. La priorità assoluta del ministro Luigi Di Maio e del Mise sono i circa 1.800 lavoratori coinvolti, a cui oggi è stata calpestata la dignità. Vista la delicatezza della questione si attendono tutti i rilievi del tribunale per capire puntualmente come dare risposte immediate”.

Fallimento annunciato

In crisi da cinque anni, la Shernon Holding aveva presentato domanda di concordato in bianco per riuscire a ricapitalizzare l’azienda. La scadenza era prevista il 30 maggio, data in cui era previsto anche un tavolo al ministero, ma il fallimento è stato dichiarato il 23 maggio dal Tribunale di Milano. Il sindacato si rivolge quindi al governo: “Il ministero del Lavoro e il Mise che dovevano vigilare dove sono?”.

Salvini: impegno personale

Il primo a intervenire sulla vicenda è stato il ministro dell’Interno Matteo Salvini: “Mi impegnerò personalmente incontrando sindacati, lavoratori, fornitori e proprietà, non si possono lasciare dipendenti a casa senza rispettare gli impegni presi”.  Mercatone Uno ha un totale di 48 filiali e 1860 dipendenti, che sono stati avvisati nel cuore della notte dopo un messaggio ricevuto dai direttori dei negozi che sabato non ci sarebbe stata nessuna apertura a causa del fallimento della Shernon Holding, che aveva rilevato il marchio della catena di grande distribuzione.

Il commento

“Questo è il Paese – affermano in una nota congiunta il segretario generale della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, e la segretaria generale della Filcams Cgil Puglia, Barbara Negliain cui si può scoprire di aver perso il lavoro e che la propria azienda è fallita con un messaggio ricevuto all’una meno un quarto di notte. Il tutto a pochi mesi dal passaggio di consegne del marchio. Ci chiediamo chi e come ha vigilato su questa operazione nelle stanze del Mise e nell’amministrazione straordinaria che ha gestito la crisi precedente”.

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