Famiglia rapinava pompe di benzina, tre fratelli e il nipote spediti in carcere

NAPOLI – Avrebbero seminato il panico ai distributori di benzina del capoluogo e delle città in provincia di Napoli. Sono accusati di aver messo a segno numerosi colpi da novembre 2022 a gennaio 2023 nella città partenopea, a Casoria, Villaricca, Pollena Trocchia, Cardito e Villaricca. Per questo motivo, al termine delle indagini effettuate dagli uomini della Squadra Mobile di Napoli guidati dal capo Alfredo Fabbrocini e dagli agenti di polizia del commissariato di Afragola sono stati arrestati quattro componenti della stessa famiglia. Si tratta di tre fratelli e del figlio di uno dei congiunti.

I nomi

A finire nei guai con l’accusa di aver preso parte a un sodalizio dedito alle rapine sono stati Michele Caccavale, Carlo Caccavale, Ciro Caccavale e Domenico Coppola. I quattro originari di della zona di San Giovanni a Teduccio sono stati arrestati e spediti in carcere. Pare che gli investigatori siano risaliti alla loro identità mediante lo studio delle immagini di videosorveglianza dei distributori di benzina assaltati per le rapine a mano armata. Inoltre, i poliziotti avrebbero monitorato i loro spostamenti con l’utilizzo di localizzatori Gps. Inoltre, con appostamenti nei pressi del covo utilizzato per i colpi, le forze dell’ordine avrebbero reperito le moto di grossa cilindrata utilizzate per i raid.

Le ricostruzioni investigative

Da quanto si apprende, pare che per i colpi venissero scelte attività commerciali nei pressi degli snodi autostradali, così da facilitare la fuga in sella ai motoveicoli, ai quali veniva di volta in volta sostituita la targa, che rendere ancora più complicata l’identificazione. Nella base logistica del gruppo sono state rinvenute una pistola marca Bruni, modello Bbm 92, priva di tappo rosso, con canna occlusa, munita di caricatore con 5 cartucce a salve, calibro 8 una pistola, marca Beretta, rifornita con 6 cartucce calibro 7.65, con matricola abrasa, una moto Honda “Hornet” di colore nero ed una moto Suzuki “Grs” di colore nero.
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