NYON (Svizzera) (LaPresse) – Fassone lancia il Milan: “Spero che la Uefa valuti dei fatti certi e non delle congetture”. “C’è stato un bel contraddittorio anche con i rappresentanti dell’investigatory chamber che erano presenti, durato due ore. Ho il sentimento che quantomeno siamo stati ascoltati, adesso attendiamo la decisione”: questo quanto spiegato da Fassone ai cronisti al termine dell’incontro.
Le dichiarazioni di Fassone
“Quello che noi chiediamo – ha proseguito l’ad rossonero – è soprattutto che il fatto che la valutazione sia fatta in coerenza con le decisioni prese negli anni del financial fair play. Abbiamo un po’ la sensazione che rimandare il nostro caso all’Adjudicatory Chamber sia differente rispetto a come sono stati trattati altri casi”. Quanto ai tempi della sentenza “non ci è stato detto quando verrà presa la decisione, che immagino sarà abbastanza veloce, non abbiamo avuto ulteriori riferimenti da parte del presidente. Se il Milan rischia anche di più oltre ad esclusione da Coppe? Tendo ad escluderlo”, ha commentato. “Se temiamo un verdetto ‘politico’? Non esprimo giudizi prima. L’Adjudicatory Chamber è composta da personaggi di altissimo profilo. Lasciamo il tempo per poter valutare bene il caso e le nostre memorie e per far tesoro di quanto abbiamo espresso questa mattina verbalmente. Poi eventualmente la commenteremo dopo”. Riguardo il possibile ricorso al Tas, Fassone ha poi chiarito che “dipenderà dalla decisione, se la riterremo eccessivamente penalizzante la strada dell’appello è possibile”.