NAPOLI – Dall’anno prossimo ogni volta che si avvicinerà il mese di febbraio, soprattutto la parte finale, correrà un brivido lungo la schiena di scorgerà il calendario. Due anni fa di questi tempi, il Covid diventava un incubo per tutto il mondo e non solo per la Cina. I primi casi in Germania e in Italia facevano scattare l’allarme, che si allargò a macchia d’olio, senza contare che la pandemia non è ancora finita. Proprio mentre dal punto di vista della lotta al Coronavirus si iniziava a intravedere la luce in fondo al tunnel, ecco lo spettro della guerra.
Il conflitto tra Russia e Ucraina rischia di coinvolgere il resto del mondo. L’incubo di un’altra catastrofe è reale. Diventa sempre più vicino, proprio come successe due anni fa, quando il Covid si trasformò da minaccia a piaga. L’Europa è in allarme ancora una volta. Deve tenere a bada il nemico invisibile, ovvero il Coronavirus, le cui varianti, però spaventano sempre di meno. E un altro che è tangibile: la guerra. Stanotte i primi bombardamenti in Ucraina. Le istituzioni locali parlano già di sette vittime. Ma il bilancio è destinato a crescere.