STOCCARDA – Il re si era ripreso già il trono, o almeno si era garantito il ‘biglietto’ per il primo posto in classifica arrivando in finale (tornerà domani sul tetto del ranking Atp, scavalcando ancora una volta il vincitore del Roland Garros Rafa Nadal), oggi ha ritoccato ancora il suo record di vittorie. Parliamo di Roger Federer che, in due set (6-4, 7-6) si sbarazza del bombardiere canadese Milos Raonic. I numeri dello svizzero sono da capogiro. In 148 finali giocate in carriera, se n’è aggiudicate ben 98.
Federer si aggiudica il 98esimo torneo in carriera
Quest’anno si tratta del terzo titolo dopo i successo agli Australian Open (anche quello fu un record, perché si trattò del 20esimo Slam conquistato) e Rotterdam. Federer riparte dall’erba di Stoccarda dopo aver scelto di saltare l’intero segmento dei tornei sulla terra rossa. E se vogliamo parlare ancora di record, si troverà per la 310ima settimana in vetta. “Vedremo se essere di nuovo numero uno mi darà una spinta” ha commentato alla fine delle gara. Analizzando proprio il match, lo svizzero ha fatto capire che voleva chiuderla velocemente. Sull’ 1-1 è arrivato il primo break. Poi è un crescendo, ribatte colpo su colpo. Persino contro servizi che sfioravano i 230 chilometri all’ora. Controbalzi e anticipi, la chiave è tutta lì.
Controbalzi e ‘mentalità’ per schiacciare il bombardiere canadese
Nella seconda frazione Roger mette corona e mantello di ermellino e sale in cattedra psicologicamente. Una svolta ‘mentale’ arriva sul 3-4 per Raonic che fallisce la prima di servizio. Sulla seconda Federer fa due passi in avanti. Milos decide di tirare… e sbaglia. Si chiude al tie break, ma è un dettaglio. Prima di Raonic Federer si era sbarazzato di Nick Kyrgios in tre set e in rimonta, giusto per far capire che a 36 anni la sabbia nella clessidra potrebbe ad esaurirsi. Ma non ancora.