Femminicidio, Schlein alla Meloni: “Lavoriamo insieme”

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Elly Schlein (Foto Roberto Monaldo / LaPresse)

AFRAGOLA – La vicenda della morte di Martina Carbonaro sta suscitando reazioni anche nel mondo delle istituzioni. “Non possiamo continuare ad assistere a questa mattanza quotidiana di donne e di ragazze. La violenza di genere va fermata”. Così in un video pubblicato sui social la segretaria del Pd, Elly Schlein. “Il problema culturale di questo Paese è che il patriarcato pervade la nostra società ed ha attecchito anche tra i più giovani – sottolinea – Per questo bisogna fare una grande battaglia culturale, educativa, che parta dalle scuole, altrimenti arriveremo sempre troppo tardi. E mi rivolgo una volta ancora alla presidente del consiglio Giorgia Meloni: almeno su questo, almeno per il contrasto alla violenza di genere, mettiamo da parte lo scontro politico e proviamo a far fare un passo avanti al paese. Abbiamo lavorato sulla repressione, ma non basta la repressione: serve la prevenzione”.

“Dobbiamo fare una legge subito che introduca l’educazione al rispetto e alle differenze, obbligatoria in tutte le scuole d’Italia, in tutti i cicli scolastici. Solo così interverremo prima che si radichi quell’idea violenta e criminale di un diritto al possesso sul corpo della donna, sulla vita della donna”, conclude Schlein.

“Non esistono parole che possano lenire il dolore di una famiglia distrutta dalla violenta perdita di una figlia ancora adolescente – dichiara Valeria Ciarambino, vicepresidente del Consiglio regionale della Campania, secondo la quale la morte di Martina “ci impone una riflessione collettiva sulla responsabilità che tutti abbiamo, come istituzioni, cittadini e adulti, di proteggere i più giovani e di garantire loro un ambiente in cui possano vivere senza paura. Bene i minuti di silenzio, ma che non restino solo atti simbolici per lavarci la coscienza. Non è più accettabile che una sola delle nostre figlie possa morire per mano di assassini che considerano la propria ragazza, la propria donna o ex, una proprietà della cui vita poter disporre. Servono decisioni concrete e forti della politica che certamente garantiscano pene esemplari per reati tanto efferati, ma che anche formino i giovani al rispetto, a un’affettività sana”.

“Una preghiera per Martina e un abbraccio alla madre, che ha pienamente ragione a chiedere il carcere a vita per l’assassino. Nessuno sconto per questo criminale”, scrive il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini. Adesso le istituzioni “hanno il dovere di far sentire la propria vicinanza alla famiglia della povera ragazza. Il comune di Afragola, a tal proposito, in occasione del giorno dei funerali proclamerà il lutto cittadino e si farà carico delle spese funebri. È quanto è stato deciso d’intesa col sindaco della città, Antonio Pannone”. Lo rende noto il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega ai rapporti con il parlamento Pina Castiello (nella foto). “Il sacrificio di Martina deve suonare come ulteriore esortazione ad un impegno costante e profondo per affermare la cultura del rispetto della donna e per mettere a punto ulteriori presidi di sicurezza”, sottolinea.

Si incardina in commissione Politiche sociali del consiglio regionale la proposta di legge alle Camere per introdurre l’educazione ai sentimenti, all’affettività, alle emozioni, alla sessualità, al rispetto delle differenze di sesso, degli orientamenti sessuali a firma del presidente del Consiglio Gennaro Oliviero e della vicepresidente Loredana Raia. In apertura della seduta di ieri, il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio. Il femminicidio di Martina “non può essere derubricato alla criminalità, ma è il frutto di una cultura patriarcale”. osserva Loredana Raia, vicepresidente del Consiglio regionale con delega alle pari opportunità e politiche di genere.

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