Ferito alle gambe con un proiettile: punito dalla cosca per uno sgarro nel regno della Vanella Grassi

169
Rione Berlingieri

NAPOLI – Notte di paura nel rione Berlingieri, a Secondigliano, dove tra mercoledì e ieri si è verificata una sparatoria che ha coinvolto un minorenne. Un ragazzo di 17 anni è rimasto ferito a una gamba dopo essere stato raggiunto da un proiettile sparato, secondo le prime ricostruzioni, da un’auto in transito. L’episodio è avvenuto in via delle Dolomiti, nel cuore del territorio controllato dal clan Vanella Grassi, realtà criminale radicata e da anni protagonista delle dinamiche di spaccio e gestione del territorio. La dinamica dell’accaduto resta ancora poco chiara e gli investigatori stanno lavorando per ricostruire ogni dettaglio.

Gli agenti del commissariato San Carlo, intervenuti immediatamente, hanno raccolto testimonianze, eseguito rilievi e avviato una mappatura delle possibili telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. L’obiettivo è verificare la versione fornita dal giovane e individuare l’eventuale auto coinvolta. Le immagini potrebbero rivelarsi decisive per confermare il passaggio di un veicolo sospetto o per escludere la pista del colpo “proveniente dalla strada”. Subito dopo il ferimento, il 17enne è stato soccorso da un’ambulanza del 118 dell’Asl Napoli 1 Centro. I sanitari lo hanno stabilizzato e trasportato d’urgenza in codice rosso al pronto soccorso del Cto dei Colli Aminei. Qui il ragazzo è stato sottoposto a un difficile intervento chirurgico necessario per estrarre l’ogiva conficcata nella gamba. Nonostante la gravità del colpo, il giovane non sarebbe in pericolo di vita e la sua prognosi resta riservata.

Agli agenti il ragazzo ha dichiarato di essere stato colpito all’improvviso mentre si trovava in strada. Tuttavia, nelle ultime ore, è emersa un’ipotesi che gli investigatori non escludono: il ferimento potrebbe essere stato un atto punitivo. Secondo indiscrezioni filtrate dagli ambienti investigativi, il minorenne potrebbe aver trattenuto piccole dosi di droga destinate alla vendita per conto del clan, che recluta abitualmente giovani incensurati per gestire le piazze di spaccio. Un presunto “sgarro” che, se confermato, potrebbe aver scatenato una ritorsione rapida e violenta. Questa pista, tuttavia, resta ancora da verificare. La Polizia mantiene il massimo riserbo e continua a muoversi su più fronti, consapevole che le dinamiche criminali locali sono spesso complesse e che ricostruire la verità richiede tempo, testimonianze attendibili e riscontri oggettivi. Intanto il quartiere resta scosso da un episodio che riapre il tema della vulnerabilità dei più giovani nelle aree dove la presenza dei clan continua a esercitare un forte controllo sociale.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome