Ferito il figlio del boss Rinaldi, avvertimento dei Mazzarella

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Ciro Rinaldi ed Edoardo Contini

NAPOLI – Alle Case Nuove Fabio Rinaldi, 18enne figlio del boss Gennaro o’ Lione e nipote di Ciro Rinaldi, detto “My Way” è stato raggiunto da due colpi di pistola alle gambe nella notte tra venerdì e sabato. Un episodio che, secondo gli investigatori, sancisce la fine dell’alleanza tra i Rinaldi e i Mazzarella, già incrinata da mesi e ormai sfociata in una nuova fase della faida che insanguina i vicoli del centro. E’ l’una e dieci della notte quando i carabinieri della Compagnia Stella vengono allertati dall’ospedale Pellegrini: il giovane, ferito ai polpacci da colpi d’arma da fuoco, è appena stato trasportato al pronto soccorso. I proiettili sono entrati e usciti senza colpire arterie vitali. Le sue condizioni non destano preoccupazione, ma l’episodio ha il peso di un segnale preciso.

Secondo una prima ricostruzione, ancora al vaglio degli inquirenti, il ragazzo si trovava in via Michelangelo Ciccone, nei pressi di un circolo frequentato da coetanei, quando un uomo con il volto coperto si è avvicinato e ha aperto il fuoco. Nessuna parola, nessuna minaccia: solo il suono secco degli spari e poi la fuga. Un’esecuzione simbolica, nel linguaggio criminale dei clan, più che un vero tentato omicidio. Dietro a quei colpi, gli investigatori vedono l’ombra lunga della rottura tra le alleanze criminali. I Rinaldi avrebbero stretto un nuovo patto con i Contini per difendere le Case Nuove dagli assalti dei vecchi alleati. Una mossa che ha scatenato la reazione dei Mazzarella, pronti a riaffermare la propria supremazia nel territorio. Il ferimento del diciottenne non arriva dal nulla.

Due settimane fa, il 23 ottobre, un altro episodio aveva fatto intuire che la tensione stava tornando a salire. In via Gabella Vecchia, i carabinieri erano intervenuti dopo una raffica di colpi esplosi contro un’abitazione: sei fori di proiettile su una tapparella, altri due su un muro vicino. L’appartamento, risultato disabitato, era proprio quello del giovane ferito nella notte. Gli investigatori del Nucleo Operativo Stella stanno ora ricostruendo i movimenti del ragazzo per capire se possa essere stato scelto come bersaglio per colpire indirettamente il padre, o se l’agguato rappresenti un avviso più ampio alla famiglia Rinaldi. L’ipotesi più accreditata è quella di una ritorsione mirata a destabilizzare l’asse tra Rinaldi e Contini, considerato una minaccia crescente dai Mazzarella, che intendono occupare le Case Nuove.

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