Fermo, Notte di Follia in Piazza del Popolo: Rissa tra Giovani con Machete e Coltello. Un Ferito e Due Denunce

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Operazione dei carabinieri
Operazione dei carabinieri

FERMO – Il salotto buono della città trasformato, ancora una volta, in un’arena a cielo aperto. La scorsa notte, quella tra il 7 e l’8 dicembre 2025, Piazza del Popolo a Fermo è stata teatro dell’ennesimo episodio di violenza giovanile, una rissa furibonda che ha lasciato dietro di sé un ragazzo ferito, due denunce e il macabro ritrovamento di un machete e un coltello. Un copione drammatico che si ripete a poco più di una settimana dalla colluttazione del 29 novembre, gettando un’ombra cupa sulla sicurezza del centro storico.

Tutto è esploso poco prima delle tre del mattino. Un gruppo nutrito di ragazzi, per la maggior parte ventenni ma con la presenza accertata anche di alcuni minorenni, è passato dalle parole ai fatti. In pochi istanti, la situazione è degenerata in un parapiglia generale, un caos di urla, spintoni e pugni. La violenza è stata tale che anche gli arredi urbani e quelli dei locali sono diventati armi improprie: tavoli e sedie sono volati, trasformando la piazza in un campo di battaglia improvvisato e seminando il panico tra i pochi passanti.

L’allarme, scattato immediatamente, ha fatto convergere sul posto numerose pattuglie. Gli agenti della Polizia di Stato, a cui sono state affidate le indagini, sono arrivati insieme ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza, già impegnati in un servizio coordinato di controllo interforze del territorio. Al loro arrivo, la scena era quella di un fuggi fuggi caotico, con i partecipanti alla rissa che cercavano di dileguarsi per le vie limitrofe per sfuggire all’identificazione.

Nonostante la confusione, i poliziotti sono riusciti a bloccare e identificare due dei giovani coinvolti, che sono stati immediatamente condotti in Questura e successivamente denunciati a piede libero per rissa aggravata. Durante il sopralluogo, gli agenti hanno fatto una scoperta agghiacciante: abbandonati a terra, probabilmente gettati durante la fuga, c’erano un machete e un coltello a serramanico. Un piccolo arsenale che testimonia la premeditazione e il livello di pericolosità dello scontro. Le armi sono state poste sotto sequestro e saranno oggetto di ulteriori analisi.

Il bilancio della nottata di follia conta anche un ferito: un ragazzo, colpito durante la colluttazione, ha riportato lesioni fortunatamente giudicate lievi dai sanitari. Ora gli investigatori della Questura sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e, soprattutto, per dare un nome e un volto a tutti coloro che hanno preso parte alla violenta contesa. Si stanno vagliando le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, che potrebbero rivelarsi decisive.

L’episodio ha scatenato l’immediata e dura reazione del Sim Carabinieri, il sindacato militare. “Chiediamo che la sicurezza urbana torni ad essere una priorità di governo locale, al pari, se non prima, della promozione turistica”, si legge in una nota. “Quanto accaduto non può essere archiviato come l’ennesima ragazzata, ma come il sintomo di un problema strutturale di presidio del territorio. Si deve poter godere del salotto della città senza la paura che, da un momento all’altro, la piazza diventi un ring. E perché questo accada, servono scelte chiare e coraggiose, oggi. Non dopo la prossima rissa”. Un monito severo che riecheggia la crescente preoccupazione di una città che chiede risposte concrete per non vedere le sue notti ostaggio della violenza.

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