Ferrari: il potenziale per vincere c’è, ma quanti errori. Hamilton ringrazia e scappa

La freddezza di Lewis fa la differenza contro l'irruenza di Vettel

Vettel trionfa a Montreal
© LaPresse-Photo4

ROMA – Il fatto che la Ferrari avesse il ritmo ed il passo della Mercedes in una pista favorevole alle frecce d’argento, dimostra che il potenziale c’è. Più dell’anno scorso sicuramente, ma quanti, troppi, errori. Il disastro di ieri al via per Sebastian Vettel costa punti che, a fine anno, potrebbero rivelarsi fatali. Troppo altalenanti i risultati del tedesco che, se non vince, sbaglia (Monaco a parte). A differenza sua un ‘opaco’ (rispetto allo strapotere degli anni scorsi si intende)  Lewis Hamilton, che quest’anno non ha ancora mai dato la solita impressione di superiorità, resta freddo, calmo, aspetta gli errori altrui e scappa via. Come a Baku, o in Cina: The Hammer è in testa al mondiale meritatamente. E non solo grazie alla Mercedes stavolta.

Da Baku 2017 a Le Castellet: Seb, quanti punti persi

Spesso l’irruenza di Seb ha fatto lasciare per strada punti importanti. Hamilton lo sa, ne approfitta, gioca con i nervi del tedesco e, quasi sempre, lo attira nel trappolone. Come a Baku l’anno scorso, quando in regime di cafety car rallentò facendo stizzire Vettel che gli diede una sportellata e chissà quanti insulti. Risultato: penalità e gara persa. Ieri, alla prima curva, Seb ha preso tutta la scia, Lewis ha rallentato, ha dettato lui il ritmo per favorire il compagno Bottas e metterlo tra sé e il rivale in campionato. Risultato: Vettel va lungo, tocca l’altra Mercedes e gara compromessa. E poi Singapore 2017, quando alla partenza toccò il compagno di squadra chiudendo a sandwich Verstappen e dicendo addio alle speranza mondiali. Un’irruenza manifestata anche a Baku, quest’anno, dove (considerando la foratura di Bottas), il tedesco ha gettato all’aria una vittoria già in tasca con un sorpasso azzardato e prematuro. Il potenziale per vincere c’è, ma ora servono freddezza e l’intelligenza.

Le Red Bull ago della bilancia di questo mondiale

A fare da ago della bilancia in questo mondiale c’è sicuramente la Red Bull. La casa austriaca, oltre ad avere un ottima macchina, ha due grandi piloti, Riccirado e Verstappen. Ha spesso il passo di Mercedes e Ferrari, forse con un pizzico di velocità di punta in meno, ma si può rivelare decisiva per il campionato. Le ‘lattine’ hanno infatti tolto punti pesanti sia ad Hamilton che a Vettel, risultando un terzo incomodo, una variabile da mettere in conto nella sfida iridata.

Max lancia frecciate in conferenza: il baby prodigio cresce

“Credo che la prossima volta che vedi Seb dovresti chiedergli di cambiare stile. Onestamente non accettabile”, ha dichiarato ad un giornalista ieri in conferenza, ironicamente, parlando del contatto di Vettel con Bottas. “Questo è quello che mi dicono dall’inizio della stagione, penso che adesso dovrebbero fare lo stesso”, continua il giovane Max che mette in scena un altro show in conferenza. Una dichiarazione giusta forse, da chi è stanco di sentire così tante critiche, in parte però giuste a dir la verità. La palla passa a Seb che, con quattro titoli iridati alle spalle, deve dimostrare di essere in grado di frenare ‘gli istinti’ ed evitare errori alla Verstappen, appunto. Hamilton dista di nuovo 14 punti.

 

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