MILANO – Un grande classico che non tramonta mai. Più di un italiano su tre, il 34 per cento, non rinuncia a regalare un mazzo di fiori o una pianta in occasione della Festa della mamma. Un pensiero che riguarda tutte le età e batte nettamente tutti gli altri tipi di regalo. I cioccolatini e gli altri dolci (13%), così come i gioielli o la bigiotteria (13%), i vestiti e gli altri capi di abbigliamento (12%).
Festa della mamma, le abitudini degli italiani
Rilevante, poi, è la percentuale di quanti hanno scelto di non fare regali: il 28 per cento, secondo un sondaggio online di Coldiretti. Per fare durare più a lungo i fiori, in primo luogo bisogna attenzione che non abbiano ammaccature e foglie di colore scuro e che lo stelo sia abbastanza robusto. Una volta in casa è opportuno accorciare il gambo tagliando i 3-4 cm finali, e non con le forbici, che schiaccerebbero i canali di transito dell’acqua all’interno del fiore. Ma con un coltello affilato e con un taglio netto e obliquo.
Fiori e piante sono i regali più ricorrenti
I fiori vanno quindi immersi in acqua fresca e pulita. Magari sciogliendovi dentro un’aspirina o 3-4 gocce di candeggina per litro per impedire la formazione di batteri che causano l’appassimento. L’acqua va cambiata una volta al giorno per mantenerla sempre pulita e occorre evitare l’esposizione a luce diretta, le correnti d’aria sia calda sia fredda e le fonti di calore.
Un settore importante del made in Italy
Infine, sarebbe bene tenere lontani i fiori dalla frutta, che ne accelera la maturazione e ne accorcia la vita, e se si scelgono i narcisi vanno tenuti in vaso da soli, poiché producono una mucillagine che non permette agli altri fiori l’assorbimento dell’acqua. E per nutrirli va aggiunta una zolletta di zucchero. Il settore florovivaistico Made in Italy, con un valore della produzione attorno ai 2,5 miliardi di euro, è tra quelli di punta. Con 887 milioni di euro di esportazioni e una crescita del 6% nel 2018 rispetto all’anno prima. Le imprese italiane sono 27.000, coltivano oltre 2.000 specie e danno lavoro a oltre 100mila persone.
(LaPresse)