Festa della Repubblica: Mattarella all’Altare della Patria. Scontro M5S-Lega

Il presidente della Camera Fico: "E' la festa di tutti coloro che sono in Italia, anche dei migranti". Il vicepremier Salvini duro: "Auguri all'Italia e agli italiani, non ad altri"

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 02-06-2019 Roma Politica Festa della Repubblica - Parata militare Nella foto Elisabetta Trenta, Giuseppe Conte, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Sergio Mattarella, Roberto Fico Photo Roberto Monaldo / LaPresse 02-06-2019 Rome (Italy) Republic Day - Military parade In the pic Elisabetta Trenta, Giuseppe Conte, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Sergio Mattarella, Roberto Fico

ROMA – Con l’arrivo del Capo del Stato, Sergio Mattarella, all’Altare della Patria sono ufficialmente iniziate le celebrazioni per la Festa della Repubblica. Accompagnato dal ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, e dal capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, Mattarella ha deposto una corona d’alloro al Sacello del Milite ignoto.Sulla scalinata schierati i Corazzieri. Presenti anche il premier Giuseppe Conte, i presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, il presidente della Corte costituzionale, Giorgio Lattanzi. Ai piedi del monumento reparti interforze che hanno reso gli onori al presidente. Alle 10 le celebrazioni continueranno con la parata ai Fori imperiali.

L’abbraccio ‘fraterno’

Caloroso abbraccio tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il vicepremier Matteo Salvini durante il ricevimento per la festa della Repubblica ai Giardini del Quirinale sabato sera.  “Ci vogliamo bene, benissimo”, ha aggiunto Salvini, rivolgendosi ai giornalisti intorno. Subito dopo, ha presentato la sua fidanzata Francesca Verdini al presidente del Consiglio.

Mattarella “No  ad alimentare conflitti”

“Libertà e democrazia – ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella parlando al Quirinale in occasione del concerto per il corpo diplomatico che apre le celebrazioni della Festa della Repubblica – non sono compatibili con chi alimenta i conflitti, con chi punta a creare opposizioni dissennate fra le identità, con chi fomenta scontri, con la continua ricerca di un nemico da individuare, con chi limita il pluralismo. Soltanto la via della collaborazione e del dialogo permette di superare i contrasti e di promuovere il mutuo interesse nella comunità internazionale. Abbiamo bisogno di praticare attenzione e rispetto reciproco, nella libertà e nella legalità internazionale per avanzare nella strada del progresso con il dinamismo che contrassegna il mondo contemporaneo in cui viviamo. I valori della civiltà contrastano in modo radicale con l’idea del fomentare scontri, con la continua ricerca del nemico”.

La riflessione

“Il sentimento di appartenenza ad una comunità coesa e solidale – ha continuato il presidente della Repubblica – si cementa attraverso l’equilibrato contemperamento degli interessi, essenza della funzione di mediazione che i Prefetti esercitano in più ambiti, alla ricerca di un punto di incontro che anteponga il bene generale alle convenienze particolari. È un compito tanto più delicato nel momento in cui, specie in alcune aree del Paese, le incertezze del ciclo economico sembrano non offrire solide prospettive a molti lavoratori, soprattutto giovani, ed alle loro famiglie. La condizione di donne e uomini in difficoltà  che richiama ciascuno all’adempimento degli inderogabili doveri costituzionali di solidarietà  è alleviata dalle reti di protezione sociale attive sui territori, spesso con il concorso generoso del volontariato e dell’associazionismo, che meritano la stima e il sostegno delle istituzioni”

La Costituzione repubblicana e il suo spirito

“La pluralità e diversità, che la Carta repubblicana ha voluto garantire, vive nella leale collaborazione fra lo Stato e le autonomie, nella sinergia fra i livelli di governo, nell’esercizio quotidiano dei principi di solidarietà e sussidiarietà, finalizzati ad assicurare l’unità della nazione insieme all’efficacia dell’azione pubblica – sottolinea ancora Mattarella –. Nel vostro costante impegno a tutela della sicurezza e serenità della convivenza, vi orienta lo spirito della Costituzione repubblicana, dei diritti e doveri dei cittadini che essa proclama così come dei limiti che pone alle autorità, nel segno del primato della legalità. Il coordinato impegno delle Forze di Polizia rappresenta una leva fondamentale per rafforzare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche e affrontarne le paure, prevenendo possibili spinte irrazionali alla violenza e al rifiuto delle regole”.

L’augurio alle istituzioni

“Con questi auspici, confidando che il 2 giugno possa essere momento di rinnovata riflessione sul significato profondo del pubblico servire, rinnovo i più cari auguri di buon lavoro a voi Prefetti, alle istituzioni locali ed a quanti condividono con voi la celebrazione dell’anniversario repubblicano”.

Ancora litigi nel governo giallo-verde: scontro tra Fico e Salvini

La giornata dell’orgoglio italiano però non manca di creare l’ennesimo scontro all’interno del governo. Ad innescare la miccia è il presidente della Camera Roberto Fico: “Oggi è la festa di tutti coloro che si trovano in Italia. E’ dedicata a migranti, rom, sinti che sono qui e hanno gli stessi diritti. La bandiera della Repubblica significa libertà, democrazia e rispetto di tutte le persone che sono in Italia”.

Durissima la replica del vicepremier Matteo Salvini, sempre sensibile alla questione migranti: “Io la Festa della Repubblica la dedico all’Italia e agli italiani, alle nostre donne e uomini in divisa che, con coraggio e passione, difendono la sicurezza, l’onore e il futuro del nostro Paese e dei nostri figli. Le parole di Fico mi fanno girare le scatole e sono un torto a chi ha sfilato oggi. C’è gente che rischia la vita per gli italiani. Di legalità ce ne è poca nei campi rom”.

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