Feste in corsia, ospedali da incubo

Carenza di sanitari cronica e Pronto soccorso ingolfato per l’influenza

CASERTA – Centinaia di pazienti iniziano ad affollare i reparti di Pronto soccorso mentre i presidi ospedalieri, che già soffrono per la cronica carenza di personale sanitario a disposizione, vedono prospettarsi un Natale incandescente: è allarme nei nosocomi del Casertano, il Sant’Anna e San Sebastiano in prima fila, dove alla già grave emergenza causata dai buchi nell’organico va ad aggiungersi alle problematiche causate dal diffondersi dei nuovi casi di influenza.

Se già prima la situazione era grave, con picchi di disagi e problemi durante i periodi più ‘caldi’, per questo Natale si prospetta incandescente. La recente pandemia di Covid-19 ha messo in evidenza tutte le criticità, irrisolte da decenni, del sistema sanitario locale. Problematiche che in questo momento, con il diffondersi dell’influenza stagionale, stanno mostrando tutta la loro dannosità. In tutta la provincia ci sono centinaia di cittadini ammalati che, in mancanza di un’adeguata assistenza territoriale, si rivolgono ai presidi di prima emergenza. Decine di pazienti che si riversano nei Pronto soccorso, magari per problemi legati all’influenza. Gioca a sfavore che, dopo il passaggio del Covid-19, non sono in pochi a preoccuparsi al primo segnale di malattia. Ciò vale soprattutto per i genitori, in particolare quelli alla ‘prima esperienza’. Al primo colpo di tosse del figlio si recano presso gli ospedali pediatrici, o al Pronto soccorso pediatrico, intasando irrimediabilmente i reparti. Una prospettiva terrificante considerando le migliaia di pazienti che, durante il periodo delle feste, arriveranno nei nosocomi di terra di Lavoro. “Non ci sono soluzioni all’orizzonte per la Sanità campana – è il commento di Antonio Eliseo, segretario del Nursind Caserta – Abbiamo interpellato tutte le istituzioni, ministero compreso, ma non c’è veramente una volontà di risolvere la situazione. L’influenza attacca i bambini e gli ospedali pediatrici, come il Santobono, si ritrovano pieni di richieste. Sia nei Pronto soccorso che per il 118 non si vede assolutamente una soluzione nell’immediato. Continuano ad esserci casi di violenza, soprattutto nei reparti d’emergenza. La nostra Sanità campana soffre di gravi problemi. Speriamo nelle procedure di stabilizzazione, senza le quali non si sa neppure quanti e quali siano gli addetti che servono. Solo poi si potranno far decollare gli ospedali di comunità e le Case della Salute. C’è molto lavoro da fare”.

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