Milano, 28 apr. (LaPresse) – “Non dobbiamo dimenticare l’inaccettabile fenomeno dei morti sul lavoro nel nostro Paese. Occorre l’attenzione e l’impegno di tutti perché siano adottate misure per risolvere questa vera e propria piaga. I numeri restano preoccupanti e ci ricordano come sia prioritario per l’agenda politica dare risposte sul tema della sicurezza”. Lo scrive su Facebook il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico, in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, dedicata quest’anno al miglioramento delle condizioni dei giovani lavoratori e alla lotta al lavoro minorile. “Secondo stime globali pubblicate dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro – rimarca Fico – quasi un bambino su dieci in tutto il mondo è prigioniero in lavori che mettono a rischio la sua salute fisica e psichica condannandolo ad una vita senza spensieratezza né istruzione, in uno stato di disagio e di timorosa rassegnazione. Il 38 per cento dei minori tra i 5 e i 14 anni è coinvolto in attività pericolose e quasi i due terzi di essi – di età compresa tra i 15 e i 17 anni – lavorano più di 43 ore alla settimana”.
“Dati allarmanti che rivelano con drammatica evidenza l’esistenza di incolmabili sacche di degrado, d’illegalità e di sfruttamento, in un sistema perverso di cui i minori sono vittime incolpevoli e indifese. Le difficili e talora disperate condizioni dell’infanzia nei Paesi o nei contesti sociali in cui vengono calpestati e violati i loro diritti più elementari rappresentano alcune delle pagine più dolorose della storia, quelle che non dovrebbero essere mai scritte”, continua il post di Fico. “Affrontare il fenomeno del lavoro minorile non chiama in causa soltanto la credibilità morale della comunità internazionale, ma anche la sua capacità di raggiungere gli obiettivi e i traguardi definiti dall’Agenda 2030, in vista della piena realizzazione dei diritti umani di tutti, a cominciare proprio dai minori”, prosegue il presidente della Camera. Per Fico “sono enunciazioni di intenti importanti, che devono tuttavia poter vivere e radicarsi nelle coscienze degli uomini anche attraverso l’impegno attivo degli Stati e dei Governi per una politica di tutela dell’infanzia efficace e risoluta, nella piena consapevolezza che una società che umilia o ignora i diritti dei minori è una società fallita e senza futuro. È questa la strada da percorrere, l’unica che possa consentire all’umanità di riservare ai fanciulli ‘il meglio di sé stessa’”.