Roma (LaPresse) – L’elezione di Gabriele Gravina a presidente della Figc potrebbe aprire nuovi scenari anche sul rapporto tra il calcio e il mondo dei giochi pubblici. Sono soprattutto due i fronti su cui si può prevedere una discussione. Il divieto di pubblicità e sponsorizzazioni da parte di aziende di giochi e diritti connessi all’esercizio delle scommesse. Sul primo fronte, destinato a incidere in maniera significativa sulle entrate delle società e delle organizzazioni calcistiche, non c’è al momento alcuna presa di posizione ufficiale del nuovo presidente.
Il nuovo presidente della FIGC è stato eletto oggi 22 ottobre
Solo ipotizzabile, ma al momento non confermato, un tentativo di ridiscutere la legge introdotta con il recente decreto Dignità. Nel programma di Gravina, riporta Agipronews, invece si parla di diritti che il calcio dovrebbe esigere dal mondo delle scommesse. Secondo il modello che da anni funziona sul fronte dei diritti televisivi. Lo ha ribadito il neo presidente Figc poco più di un mese fa dopo un incontro a Palazzo Chigi con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport, Giancarlo Giorgetti: «Bisognerà – ha detto nell’occasione Gravina – cominciare anche a discutere di una mini-percentuale che ci spetta dal settore delle scommesse, come avviene nello sport francese».