MANILA – Almeno due persone sono morte e 21 sono rimaste ferite oggi in seguito ad una esplosione in un centro commerciale nelle Filippine. A comunicarlo agli organi di stampa è stato il generale Cirilito Sobejana.
Si sospetta un coinvolgimento dell’Isis
L’esplosione è avvenuta vicino all’ingresso del centro South Seas, a Cotabato, nel sud del Paese. La polizia ha trovato un altro ordigno inesploso nelle vicinanze. L’attacco non è stato ancora rivendicato. Secondo Sobejana, tuttavia, da una prima indagine gli ordigni sembrano essere simili a quelli usati in passato da militanti musulmani locali fedeli all’Isis.
Il precedente dello scorso luglio
Lo scorso 31 luglio, a Sud del Paese, un soldato e quattro miliziani morirono nell’esplosione di una bomba mentre le autorità stavano ispezionando un furgone sospetto su un’isola. L’episodio si verificò nel pressi di un avamposto militare miliziano nel villaggio di Colonia, nella provincia insulare di Basilan. Nessun gruppo, al tempo, rivendicò mai la responsabilità dell’accaduto.
Aree commerciali prese di mira nel 2016
Nel settembre del 2016, infine, fu proclamato lo stato di illegalità dopo che alcuni sospetti estremisti di Abu Sayyaf fecero esplodere una bomba in un mercato di Davao, sempre a Sud delle Filippine, uccidendo 14 persone e ferendone almeno 70. Da allora il presidente Duterte annunciò il dispiegamento di militari nei centri urbani a sostegno della polizia. Provvedimenti che a quanto pare non sono bastati a scongiurare il ripetersi degli attentati.