Di Maio sui rapporti con l’Ue: “L’austerity deve finire”

Il vicepremier torna a promettere tagli alle pensioni d'oro e ai vitalizi

Luigi di Maio, vicepremier

ROMA – Nel corso di una lunga intervista a ‘La Verità’, il ministro Luigi Di Maio ha toccato una serie di tematiche, dall’immigrazione ai rapporti con l’Unione Europea.

Di Maio: “Prima le persone, poi gli indici”

Mai più a rimorchio di Bruxelles“, dice con forza il ministro Di Maio. “Avremo bisogno di margini di bilancio e li otterremo: l’austerity deve finire“, continua a proposito dei rapporti con l’Unione Europea.
Quello che si è visto sull’immigrazione è solo l’antipasto di quello che vedranno sul piano economico. Il cambio è totale, assicura, Prima vengono le persone, poi gli indici. E se serve li terremo inchiodati alle 4 di notte per ottenere ciò che è necessario a cambiare questo Paese”.

Reddito di cittadinanza e pensioni d’oro

Altro argomento toccato nel corso dell’intervista è stato quello del reddito di cittadinanza. “Ci deve essere“, ribadisce Di Maio. “Lo facciamo per aiutare le persone a trovare lavoro. Non le vogliamo pagare perché restino sul divano a non fare nulla“.
Solo così, ritiene il ministro, si potranno creare nuovi posti di lavoro mediante lo sblocco del codice degli appalti, dal momento che oggi “ci sono 10 miliardi di investimenti, già stanziati, in pancia agli enti pubblici“.

Il vicepremier torna anche sul tema delle pensioni, ribadendo quanto già affermato pochi giorni fa circa l’aumento delle pensioni minime grazie al taglio delle pensioni cosiddette “d’oro”. “Taglieremo quelle regalate sopra i 4 mila euro“, torna a promettere il ministro.

I vitalizi

Per quanto riguarda il tema dei vitalizi, Di Maio ironizza su Pomicino. “Che bello leggere di Pomicino che si lamenta! Facciano la class action, facciano quello che vogliono. E’ gente che non ha credibilità. Fra il 9 e il 15 luglio il provvedimento verrà approvato. Mi aspetto che la Casellati al Senato segua l’esempio. In fondo siamo nella stessa maggioranza“.
Pronta la replica dell’ex parlamentare Cirino Pomicino, che ha detto: “Senza indipendenza economica e libertà di pensiero il legislatore fa un danno al Paese. Lo scandalo vero è della politica inadeguata, della non comprensione che un parlamento libero ha bisogno di uomini liberi“.

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