MILANO – “Pronto ad andare in carcere? Io spero e preferisco che, come la disobbedienza civile per Dj Fabo ha aperto la strada, l’obiettivo di oggi non sia lo scontro o il vittimismo o il martirio, ma la speranza che, se non lo hanno fatto le aule parlamentari, possano le aule di tribunale riconoscere un diritto fondamentale come questo. Sapendo com’è la legge italiana, in ogni caso sono pronto ad affrontare le conseguenze”. Lo ha detto Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Coscioni, ai giornalisti davanti alla caserma dei carabinie: l’attivista oggi si è autodenunciato per aver accompagnato la signora Elena, malata oncologica terminale, in Svizzera dove la donna è morta grazie al suicidio assistito.
(LaPresse)