FIRENZE – Solo novanta minuti, di passione, di speranza e di paura. E’ quanto separa la Fiorentina dal suo destino in un campionato che, iniziato con obiettivi importanti, finisce con un drammatico spareggio con il Genoa per evitare la retrocessione in serie B, con l’Empoli, altra squadra invischiata nelle paludi del fondo classifica, impegnata a San Siro contro l’Inter, che potrebbe scombussolare i giochi.
I tifosi della Fiorentina pronti a spingere la squadra verso la salvezza
I tifosi viola metteranno da parte polemiche e contestazione per spingere la squadra verso la salvezza: tornano gli striscioni al Franchi, alta la richiesta di biglietti. La certezza è che i tifosi hanno deciso di rompere gli indugi e andare allo stadio rispondendo così agli appelli lanciati in questi giorni dal presidente del Centro di coordinamento viola club, Filippo Pucci. I club della curva Fiesole, cuore del tifo viola, da tempo in aperta contestazione contro i Della Valle, hanno deciso già dalla scorsa settimana di stringersi attorno alla squadra, facendo sentire il loro sostegno anche a Parma.
Il sindaco di Firenze lancia un appello di unità
Sul fronte istituzionale, con una campagna elettorale arrivata alle battute finali – domenica si vota per le comunali – solo il sindaco Dario Nardella, che corre per un secondo mandato, ha lanciato un appello due giorni fa dagli studi dell’emittente radiofonica fiorentina Lady radio. “Rilancio un appello all’unità – ha detto – perché ora non è il momento di metterci a discutere o a litigare. Io stesso in passato ho avuto delle parole critiche verso la società su una serie di cose ma ora dico che l’unico pensiero nostro deve essere quello di rimanere vicini alla squadra per uscire da questo incubo, perché domenica è la giornata decisiva per salvarsi”.
Tutti allo stadio per supportare i viola
“Quindi – ha aggiunto – il mio appello è di andare a tutti allo stadio. Non si lasci neanche un posto vuoto per sostenere la squadra, rimanere in serie A e creare i presupposti per una fase radicalmente e completamente nuova. Ma di questo si parlerà il giorno dopo la fine del campionato. Metterci ora a discutere sul progetto viola, su chi ha sbagliato, sulle cause di questo fallimento, sarebbe un errore. Ci mancano quattro giorni, pensiamo a salvarci”.
Ottimismo e sicurezza per restare in Serie A
Anche il team manager della Fiorentina, Giancarlo Antognoni, vera bandiera viola, lunedì scorso, dal palco della Hall of fame del calcio italiano, ha inviato tutti a restare “tranquilli fino a domenica”, spargendo un po’ di ottimismo, dicendosi sicuro che “arriverà un risultato positivo”. Intanto, però, i tifosi scrutano il futuro aiutandosi con le esperienze del passato.
La retrocessione della Fiorentina nel 1993
Ed è fosco l’orizzonte se i ricordi vanno al 1993, quando la Fiorentina, che aveva in squadra, tra gli altri, Batistuta e Effenberg, dopo un girone d’andata ottimo, sprofondò fino a retrocedere. Precedente più confortante, invece, quello del 1978, con Fiorentina e Genoa ancora avversarie all’ultima giornata con in palio la salvezza: quel giorno, in una sfida bloccata dalla paura, i viola restarono in A grazie alla contemporanea vittoria dell’Inter contro il Foggia (gol di Scanziani) che condannò i pugliesi e i liguri. Anche domenica i tifosi fiorentini aspetteranno notizie positive dal Meazza.
I tifosi contestano i Della Valle
Ma la vera speranza della gran parte dei fiorentini è che, messa in archivio quest’annata deludente, possa aprirsi uno spiraglio per la cessione della società da parte dei fratelli Della Valle. Ormai il feeling tra la proprietà e i tifosi e tutta la città, se mai c’è stato, è finito.
(LaPresse/di Francesco Bongiovanni)