Fiorenza Palmieri, da insegnante di danza a maratoneta

NAPOLI – Incontriamo oggi Fiorenza Palmieri, una donna che incarna il perfetto equilibrio tra la dedizione alla famiglia, la passione per la danza e la scoperta di un nuovo amore per la corsa. Sposata, insegnante di danza e mamma di tre figli, Fiorenza ha saputo trasformare le difficoltà imposte dalla pandemia in un’opportunità per reinventarsi, trovando nello sport un nuovo canale di espressione e forza interiore. Con la danza nel Dna, che l’ha accompagnata fin da bambina, Fiorenza non ha permesso che le limitazioni imposte dal lockdown spegnessero il suo spirito dinamico e creativo. Anzi, ha affrontato le restrizioni con una determinazione incrollabile, iniziando a correre nel giardino di casa per non perdere il contatto con il movimento, un elemento essenziale della sua vita. Ciò che era iniziato come un semplice modo per mantenersi in forma e scaricare lo stress, si è trasformato in una passione travolgente. Fiorenza, con il suo entusiasmo contagioso e una forte convinzione nel potere trasformativo dello sport, ha gradualmente ampliato i suoi orizzonti, passando dai brevi tragitti nei pressi della sua abitazione a vere e proprie competizioni ufficiali. La sua determinazione l’ha portata a superare ogni ostacolo, dimostrando che, con volontà e passione, non esiste traguardo che non possa essere raggiunto. Il suo percorso è una testimonianza di come, anche nei momenti più difficili, si possa trovare la forza per reinventarsi e scoprire nuove parti di sé. Fiorenza ci racconta il suo viaggio, partito quasi per caso con le prime corse solitarie e arrivato alla preparazione per la sua prima maratona, un traguardo ambizioso che riflette non solo il suo impegno fisico, ma anche una crescita personale che l’ha resa ancora più forte e determinata. La sua storia è un esempio ispiratore di come, con passione e determinazione, ogni sfida possa trasformarsi in un’opportunità di crescita e di rinascita.

Fiorenza, sei un’insegnante di danza e una mamma a tempo pieno. Come è nata la tua passione per la corsa?

La passione per la corsa è nata durante il periodo della pandemia. Eravamo tutti costretti a restare a casa, e per me, che ho la danza nel Dna, non poteva esserci condizione più difficile. Non potendo allenarmi né insegnare alle mie allieve, ho iniziato a correre nel giardino di casa, e poi a fare brevi percorsi nei dintorni della mia abitazione. Sentivo la necessità di muovermi, di non restare ferma. Giorno dopo giorno, i chilometri sono aumentati, il ritmo è migliorato, e ho scoperto un nuovo modo di sentirmi viva, sia fisicamente che mentalmente.

Come è cambiato il tuo rapporto con la corsa nel tempo?

All’inizio, correre era solo un modo per mantenere la forma fisica e il benessere mentale. Poi, con il tempo, ho iniziato a partecipare a gare con la “Run Card”, ma sentivo che mi mancava quel senso di appartenenza a una squadra. Ho quindi deciso di tesserarmi con la società di atletica “Run for Love”, presieduta da Gaetano Brilla. Ho conosciuto Gaetano e sua moglie Agostina prima di entrare nella loro “famiglia sportiva” e mi sono innamorata del loro progetto, che unisce sport e inclusione.

La tua prima gara ufficiale è stata una 10 chilometri a Napoli nel 2021. Puoi raccontarci di quell’esperienza?

La mia prima gara è stata davvero emozionante. Era la 10 chilometri di Napoli, in onore del Santo Patrono. Ho partecipato insieme alla mia amica Emilia Casavola, che mi ha sostenuta e incoraggiata lungo tutto il percorso. Eravamo determinate a chiudere la gara entro un’ora, e grazie alla mia tenacia e ai suoi preziosi consigli, ho tagliato il traguardo in 58 minuti. Nonostante l’ansia iniziale, al traguardo mi sono sentita piena di gioia. È stata un’esperienza che non dimenticherò mai.

Hai continuato a correre e hai partecipato a numerose mezze maratone. Qual è stata la più significativa per te?

La mezza maratona di Napoli è stata senza dubbio la più emozionante. Era la mia prima gara su quella distanza e si correva per le strade della mia città, Napoli. Chiudere i 21,95 chilometri in 2 ore e 15 minuti è stato un traguardo importante per me, non solo per il tempo, ma per l’emozione di correre nella mia terra. Ho partecipato a molte altre mezze maratone, ma quella rimane speciale.

Quest’anno ti prepari per un traguardo ancora più ambizioso: la tua prima maratona. Come ti senti?

Sì, parteciperò alla Maratona di Firenze, e sono emozionatissima. È un obiettivo grande, ma sento che sono pronta per questa sfida. Tuttavia, il mio sogno più grande è partecipare alla Maratona di New York. Sogno di correre attraverso i cinque distretti della Grande Mela e alzare le braccia al cielo quando taglierò il traguardo a Central Park. Sarebbe un’emozione indescrivibile.

Come riesci a bilanciare gli allenamenti con la tua vita familiare e lavorativa?

Non è facile, ma per me lo sport è fondamentale per il benessere fisico e mentale. Ho imparato a ritagliarmi uno spazio della giornata per allenarmi. D’inverno mi alleno all’alba, mentre d’estate preferisco la sera. Tengo molto anche all’alimentazione, seguo una dieta equilibrata e ho un buon autocontrollo a tavola. Per me, volere è potere. La corsa mi dà un senso di libertà unico, soprattutto durante gli allenamenti all’alba o la sera.

Che consiglio daresti alle donne che vogliono avvicinarsi allo sport?

Il mio consiglio è semplice: fate sport, perché fa bene alla vita. Non solo vi manterrà in forma fisicamente, ma anche mentalmente. Lo sport svolge un ruolo educativo importante, insegna disciplina e rispetto delle regole. Indossate le vostre scarpette e andate ad allenarvi. Volere è potere!

Fiorenza Palmieri è l’esempio di come la determinazione e la passione possano trasformare una semplice attività fisica in un viaggio di scoperta personale e crescita interiore. Il suo messaggio è chiaro: lo sport è vita, e non c’è ostacolo che una donna non possa superare se decide di mettersi in gioco.

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