Firenze, 23 mar. (LaPresse) – A differenza di quanto appreso in un primo momento, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell’ex premier Matteo Renzi, indagati per emissione di fatture false, non si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti ai magistrati della procura di Firenze, bensì non si sono presentati perché avrebbero cambiato idea all’ultimo momento.
Il pm Christine von Borries li aspettava per interrogarli in una caserma della guardia di finanza. Tiziano Renzi e Laura Bovoli dovevano rispondere a un ”invito a comparire” inviatogli dai pm Luca Turco e Christine von Borries. Data e orario dell’interrogatorio era stata concordata con l’avvocato Federico Bagattini, difensore dei genitori dell’ex premier.
Lo stesso Tiziano Renzi, nella nota diffusa ieri dal suo legale, con la quale il padre dell’ex premier ha chiesto di essere processato dai tribunali e non dai giornali, ha fatto riferimento all’interrogatorio in procura, sottolineando che “ancora oggi dovevo essere interrogato a Firenze e ore prima dell’appuntamento con i magistrati le redazioni dei giornali erano già state allertate”.