FIRENZE (LaPresse) – Firenze, migranti in strutture sporche e sovraffollate: 2 arresti. Due persone sono finite agli arresti domiciliari. Con l’accusa di frode in pubbliche forniture. Nell’ambito di un’inchiesta della procura di Firenze sui centri di prima accoglienza per i migranti. Per altre due persone è stata disposta la misura di interdizione da incarichi societari in strutture per migranti. Le misure cautelari sono state eseguite oggi dai carabinieri della Compagnia di Signa. Ma anche dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Firenze.
Firenze, l’indagine è partita nel 2014
L’indagine è stata avviata nel 2014. Mettendo nel mirino i soggetti che si erano aggiudicati i bandi di gara della prefettura per accogliere i migranti extracomunitari approdati sulle coste italiane. I bandi prevedevano la sistemazione dei migranti in strutture. E una serie di servizi (la consegna del pocket money, la lavanderia, le tessere telefoniche).
Operazione di carabinieri e guardia di finanza
Carabinieri e Guardia di finanza, anche attraverso le testimonianze dei migranti, hanno notato come i servizi non venivano erogati correttamente. C’erano condizioni igenico sanitarie precarie. Infatti c’erano anche irregolarità nella gestione. C’era la mancata giustificazione di alcune note di spesa. Oltre che la mancata documentazione dei costi per il personale impiegato nell’attività, la mancata erogazione dei pocket money nei confronti di almeno 300 migranti per l’impossibilità di identificazione, l’omessa fornitura della tessera/ricarica telefonica di 15 euro per ogni soggetto ospitato, la contestuale registrazione di alcuni migranti presso diversi centri di accoglienza dislocati in varie località.
Da qui la procura, con il sostituto procuratore Leopoldo De Gregorio, ha chiesto e ottenuto dal tribunale le misure cautelari. L’accusa è quella di frode nelle pubbliche forniture. Durante le indagini sono state svolte anche diverse perquisizioni domiciliari.