FIRENZE (LaPresse) – Avrebbe prestato 8mila euro a un uomo in difficoltà, con l’accordo che ne avrebbe riavuti indietro 11mila. Ma poi sarebbe arrivato a pretenderne 50mila, anche con minacce. Protagonista un 45enne, L.D.A., residente a Castelfiorentino (Firenze) a cui i carabinieri della stazione di Certaldo (Firenze) hanno notificato la misura di obbligo di dimora.
La denuncia a Firenze
Misura accompagnata dalla prescrizione di non allontanarsi dal territorio comunale senza autorizzazione del giudice e dall’abitazione fra le ore 22 di notte e le 6 del mattino di ogni giorno. Il provvedimento è scattato dopo la denuncia dell’uomo per i reati di estorsione continuata e aggravata in concorso e di usura. Oltre al 45enne risultano denunciate e indagate altre persone.
I fatti risalgono al febbraio del 2016
Le indagini, coordinate dalla procura di Siena, sono state avviate dopo la denuncia presentata dalla presunta vittima, un uomo di Certaldo. I fatti risalgono al periodo compreso tra marzo e ottobre 2016. Il Certaldese, trovandosi in difficoltà finanziarie, aveva chiesto al 45enne un prestito di 8mila euro. Con l’accordo che ne avrebbe restituiti 11mila a fine mese. Era il febbraio 2016. La consegna del denaro era avvenuta a inizio marzo nei pressi della ditta di San Gimignano (Siena). Dove l’uomo in difficoltà economiche lavorava.
Intimidazioni e minacce alla scadenza del prestito
Alla scadenza del prestito il denunciante non aveva liquidità ma aveva garantito il pagamento grazie a un finanziamento ottenuto dalla madre. A maggio, infatti, stando al suo racconto, aveva restituito 6mila euro, con il suo interlocutore pronto a chiedergli non più i restanti 5mila bensì 7mila. Questo il primo step di un percorso fatto di intimidazioni e richieste sempre più cospicue. Consegnati altri 4mila euro la vittima se ne era sentiti chiedere 8mila. E al suo rifiuto, sempre stando al suo racconto, si era sentita rispondere dal 45enne che se non avesse pagato gli avrebbe dato fuoco con l’alcol. Chiarendo che nel prestito erano coinvolte persone pericolose.
L’assurda pretesa
Il certaldese ha continuato a pagare finché L.D.A. non ha preteso il versamento di 50mila euro. A quel punto, la vittima sarebbe stata costretta a fuggire con la famiglia, lasciando la sua casa. Ma le minacce non sarebbero finite. A quel punto, però, grazie alle indagini svolte, anche con intercettazioni, appostamenti e testimonianze, è stato ricostruito il quadro complessivo della vicenda. E il 45enne è stato denunciato alla procura di Siena che ha richiesto le misure cautelari disposte dal giudice.