BRUXELLES– Salta l’accordo tra i Paesi Ue per una web tax europea e slitta a data da destinarsi. I 28 ministri delle Finanze europei, riuniti in sede Ecofin, hanno deciso di sospendere formalmente il progetto di una tassa europea sui giganti digitali a causa dell’opposizione di quattro Stati membri. Dunque rimandando la palla all’Ocse, sede in cui colloqui sono in corso per attivare un’imposta sui colossi del web entro il 2020. “Nel caso in cui alla fine del 2020, l’accordo a livello dell’Ocse stesse impiegando più tempo, il Consiglio – ovvero i 28 ministri dell’Ue – potrebbe, se necessario, tornare alla discussione su un approccio europeo”. Lo ha detto il ministro delle Finanze romeno, Eugen Orlando Teodorovici, dopo una riunione dei 28 a Bruxelles.
L’accordo mancato
Come previsto, Svezia, Danimarca e Finlandia hanno respinto l’iniziativa legislativa europea e le loro prese di posizione bloccano il progetto. Questo perché in materia fiscale è necessaria l’unanimità all’interno dell’Unione per raggiungere un accordo. “Mi dispiace non aver potuto trovare l’accordo oggi, la penso come Bruno (Le Maire, ministro delle Finanze francese, ndr), è un’occasione mancata”. Lo ha dichiarato il commissario europeo per gli Affari economici, Pierre Moscovici, dopo l’incontro dei 28 ministri. Che la web tax tra i 28 si arenasse era previsto e per questa ragione la Francia aveva presentato il 6 marzo scorso il proprio progetto di tassazione sui giganti digitali.
LaPresse
Fisco, Ecofin: “Sospesa formalmente discussione su web tax Ue”
Salta l'accordo tra i Paesi Ue per una web tax europea e slitta a data da destinarsi. I 28 ministri delle Finanze europei, riuniti in sede Ecofin, hanno deciso di sospendere formalmente il progetto di una tassa europea sui giganti digitali a causa dell'opposizione di quattro Stati membri.