ROMA – “Il governo Draghi ha la possibilità di fare due riforme epocali: quella fiscale e quella del catasto, ma non può farle contestualmente nello stesso provvedimento perché così rischia di bloccarle entrambe. La proposta di Forza Italia è seria e chiara: subito la riforma fiscale, con la legge delega, per ridurre le tasse e successivamente affrontiamo con un provvedimento a parte la riforma del catasto. Prima riduciamo le tasse agli italiani con la delega fiscale, poi vediamo come far emergere gli immobili fantasma ed ampliare la platea di chi dovrà pagare le tasse sugli immobili con un catasto riformato e aggiornato”. Così, in una nota, il deputato di Forza Italia Sestino Giacomoni, membro del coordinamento di presidenza del partito azzurro. “Essere in maggioranza ed essere leali al governo Draghi non vuol dire snaturare Forza Italia, rinunciando alla nostra identità ed ai nostri principi. Per questo diciamo no a qualsiasi rischio di aumento delle tasse nella riforma del fisco, sia nel testo in discussione, sia per evitare che qualsivoglia ‘manina’ sfrutti l’ampiezza della delega fiscale per aumentare le tasse sugli immobili, sugli affitti o suoi risparmi, magari con modifiche ex post o emendamenti in altri provvedimenti”, aggiunge Giacomoni. “Il segretario del Pd Enrico Letta – prosegue – ha dichiarato che questa sarebbe una ‘montatura propagandistica su inesistenti aumenti delle tasse’. La domanda è d’obbligo: Enrico, ma la riforma l’hai Letta? La risposta è scontata: No. Infatti, a differenza del testo licenziato all’unanimità dalla Commissione Finanze, il governo ha inserito a forza l’articolo 6 sulla riforma del catasto in cui si chiede di equiparare il valore catastale a quello di mercato. Questa modifica nella realtà finirebbe per triplicare il valore degli immobili e quindi le tasse a carico di proprietari che, in questo momento, hanno già visto triplicare le bollette della luce e del gas”, conclude il deputato azzurro.
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Fisco, FI: “Separare riforma da quella del catasto”
"Il governo Draghi ha la possibilità di fare due riforme epocali: quella fiscale e quella del catasto, ma non può farle contestualmente nello stesso provvedimento perché così rischia di bloccarle entrambe".