ROMA – Il vertice al Viminale con le parti sociali convocato dal vicepremier Matteo Salvini è stato caratterizzato da una decisa presa di posizione della Lega in materia di fisco. Con il leader del Carroccio che ha fatto pressing sulla definizione della manovra economica e la proposta leghista della flat tax presentata da Siri.
Fisco, Salvini: “Non voglio sostituirmi al premier Conte”
“Vogliamo che la manovra economica sia molto anticipata. Vogliamo definirne i punti tra luglio e agosto e vogliamo raccogliere i vostri suggerimenti“. Questo è quanto avrebbe detto Salvini al tavolo delle parti sociali a cui hanno partecipato 43 sigle tra sindacati e associazioni datoriali.
Una presa di posizione da molti letta come un’invasione di campo nei confronti del premier Giuseppe Conte. “E’ l’inizio di un percorso. Non vogliamo sostituirci al presidente del Consiglio“, ha però subito precisato il ministro dell’Interno, che ha annunciato un secondo round tra una quindicina di giorni.
Flat tax, Siri: “Portare al 15% l’aliquota fino a 55.000 euro di reddito familiare”
“Il nostro obiettivo è la flat tax con un’unica deduzione del fisco che assorbirà tutte le detrazioni. Vogliamo portare al 15% l’aliquota fino a 55.000 euro di reddito familiare. Ci saranno benefici per 20 milioni di famiglie e 40 milioni di contribuenti. Ci sarà un grande impulso ai consumi e risparmi per 3.500 euro per una famiglia monoreddito con un figlio. C’è l’intenzione di portare nelle tasche 12-13 miliardi di euro“, ha detto l’ex sottosegretario alle infrastrutture Armando Siri. Di fisco ha parlato anche il sottosegretario all’Economia Massimo Bitonci: “Ci sono 150 miliardi nelle cassette mdi sicurezza. L’emersione di questo contante è prioritaria“, ha detto. L’obiettivo del governo è iniziare una “seconda fase della pace fiscale” dando la “possibilità di chiudere con le imprese altri contenziosi. Non bisogna far pagare il pos agli esercizi e tutte quelle operazione sotto il 25 euro quelle con il contactless“, ha concluso Bitonci.
Di fisco ha parlato anche il sottosegretario all’Economia Massimo Bitonci: “Ci sono 150 miliardi nelle cassette mdi sicurezza. L’emersione di questo contante è prioritaria“, ha detto. L’obiettivo del governo è iniziare una “seconda fase della pace fiscale” dando la “possibilità di chiudere con le imprese altri contenziosi. Non bisogna far pagare il pos agli esercizi e tutte quelle operazione sotto il 25 euro quelle con il contactless“, ha concluso Bitonci.
