ROMA – Nuovo round in commissione Finanze alla Camera sulla delega fiscale. Salvo colpi di scena, infatti, la maggioranza tornerà a dividersi sulla riforma del catasto, con FI che minaccia di votare l’emendamento di Alternativa (sottoscritto poi anche dalla Lega) che prevede la soppressione del secondo comma dell’articolo 6. Il nodo del contendere resta l’adeguamento dei valori catastali agli attuali prezzi di mercato. E se la Lega si è detta sin da subito pronta a votare contro o a disertare i lavori della commissione, Forza Italia vive da giorni una spaccatura interna.
Se, infatti, il ministro per la Pa Renato Brunetta continua a ribadire , “la casa non si tocca. E le tasse non aumenteranno” e dedica un lungo intervento sul Foglio titolando ‘Il catasto spiegato a chi non lo vuole capire, anche a destra’, i deputati azzurri che prima aprono alla possibilità di astenersi, propongono poi un rinvio delle ostilità al Governo.
L’idea è quella di riprendere le votazioni a partire dall’articolo 1 e non dal 6, puntando a “favorire la mediazione su un tema così divisivo per la maggioranza”. In caso contrario, è l’avvertimento, i deputati azzurri voteranno a favore dell’emendamento soppressivo presentato da Alternativa. Il Governo, però, non cambia la sua linea: i lavori, è la replica, procederanno “come da programma”.
Il finale, col brivido, è già scritto. Così come per l’emendamento soppressivo presentato dalla Lega la scorsa settimana, infatti, a bocce ferme dovrebbero essere 22 i voti favorevoli e 23 i contrari. Decisivo ancora una volta dovrebbe essere il deputato di NcI (formazione centrista guidata da Maurizio Lupo) Alessandro Colucci, che ribadisce il No detto la settimana scorsa. “Votare l’emendamento soppressivo del comma 2 dell’articolo 6 sul catasto, presentato da Alternativa, significa far saltare la norma che impone lo stop a qualsiasi aumento di tasse sugli immobili. Invitiamo i nostri colleghi a riflettere bene sulle conseguenze di questo voto”, dice chiaro.
“FI ormai è lacerata – commentano dal centrosinistra – da una parte ci sono i forzisti di Governo che ormai ragionano in un’ottica ‘Ursula’ e che sono stati sconfessati, e dall’altra c’è una salvinizzazione del gruppo, in vista della fine della legislatura”. Anche in casa di Coraggio Italia, che conferma la linea favorevole al soppressivo ci sono diversi distinguo tra cui quello di Osvaldo Napoli: “Vengo a conoscenza che anche il mio gruppo Coraggio Italia è favorevole alla soppressione dell’art. 6 sulla riforma del catasto. Personalmente non sono d’accordo e non mi riconosco in questa posizione”.
Duro il leader M5S Giuseppe Conte: “È straniante litigare sulla riforma del catasto in questo momento: noi come M5s abbiamo già detto che siamo assolutamente favorevoli a una digitalizzazione degli uffici del catasto, ma assolutamente contrari ad aumentare le tasse sulla casa”.(LaPresse)