Floyd, gli Usa lanciano un’indagine federale sulla polizia di Minneapolis

Ad annunciare il lancio dell'inchiesta, il ministro della Giustizia Merrick Garland

Le proteste a Minneapolis dei Black Lives Matter (AP Photo/Alberto Pezzali)

WASHINGTON – Gli Usa aprono un’indagine federale sulle pratiche della polizia di Minneapolis, all’indomani della condanna dell’agente Derek Chauvin per la morte di George Floyd. Ad annunciare il lancio dell’inchiesta del dipartimento della Giustizia, come anticipato da Associated Press, il ministro della Giustizia, l’attorney general Merrick Garland. “Il verdetto di ieri nel processo non affronta le questioni di politiche potenzialmente sistemiche a Minneapolis”, ha spiegato Garland.

L’indagine

Il dipartimento della Giustizia stava già indagando sul se gli agenti coinvolti nella morte di Floyd abbiano violato i suoi diritti civili, ma questa nuova indagine, nota come “pattern o pratica”, sarà un’inchiesta più complessiva sull’intero dipartimento e potrebbe portare a grandi cambiamenti di policy, aggiunge la fonte.

L’indagine esaminerà l’uso della forza da parte degli agenti di polizia, includendo la forza usata durante le proteste, e valuterà se il dipartimento usi pratiche discriminatorie. Analizzerà anche come vengano gestite le accuse di cattiva condotta e l’attuale sistema di ‘accountability’, ha spiegato Garland. Non è chiaro se l’indagine riguarderà gli anni a partire dalla morte di Floyd o anche precedenti. Garland ha assicurato che, nel caso in cui dovesse essere individuato un pattern o una pratica di tipo incostituzionale, verrà diffusa una relazione pubblica.

(LaPresse/AP)

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