.FOGGIA (LaPresse) – I carabinieri della compagnia di Foggia, alle prime luci dell’alba, hanno arrestato 9 uomini, foggiani, accusati di associazione a delinquere per furti, rapine, ricettazione e riciclaggio commessi tra i mesi di marzo e di giugno del 2016. In particolare, l’associazione colpiva attività commerciali o veicoli, che spesso venivano usati per il trasporto della merce rubata. Al gruppo sono stati inoltre ricondotti episodi di ricettazione ed estorsioni condotte col metodo del cavallo di ritorno. I nove membri, due 26enni, un 27enne, un 23enne, un 24enne, un 21enne, un 32enne, un 34enne e un 40enne, disoccupati, si supportavano a vicenda e oltre a dividere tra di loro quanto ricavato, avevano anche creato una cassa comune per far fronte, presumibilmente, a eventi imprevedibili, come ad esempio il pagamento di spese legali.
In alcune conversazioni, intercettate dai militari del nucleo operativo della compagnia carabinieri di Foggia, i nove si definivano una “squadra forte” affermando che il loro luogo di ritrovo sembrasse “un ufficio di collocamento” per nuove leve. In particolare, è emerso che due di loro, promotori e organizzatori del gruppo, fossero legati a Rocco Moretti. Esso nipote dell’omonimo capo della batteria Moretti-Pellegrino-Lanza della Società Foggiana, ritenuto responsabile di due rapine commesse nel mese di gennaio 2016 in un bar e un centro scommesse.
Foggia: 9 arresti per vari furti e rapine in negozi di abbigliamento e auto
A carico della banda risulta un furto di prodotti per parrucchieri. Circa 10mila euro di prodotti a una profumeria della quale era stata rotta la serranda e la porta di ingresso. Oltre a questo episodio, sono emersi anche due furti di capi di abbigliamento, uno per circa 40mila euro. Compiuto con le stesse modalità, un’altro per circa 3mila euro, dopo aver sfondato con un tombino la vetrata di un negozio. I 9 sono inoltre accusati del furto di una Y10, due motorini, della ricettazione di una Fiat Croma.
E ancora una Lancia Dedra e il riciclaggio di una Ford Fiesta rubata, alla quale era stato alterato il numero di telaio. Infine, agli indagati è stato contestato il reato di danneggiamento di una Fiat 500, ‘cappottata’ mentre era parcheggiata per strada per punire il proprietario. Aveva commentato in modo negativo su un social network il furto alla profumeria. Gli arrestati sono stati portati in carcere a Foggia.