MILANO – I militari dei comandi provinciali della guardia di finanza e dei carabinieri di Foggia, coordinati dalla Procura presso il tribunale locale, nell’ambito indagini contro la criminalità organizzata ramificata nel territorio della Capitanata, hanno dato esecuzione a una misura di prevenzione patrimoniale del sequestro anticipato irrogata a carico di un pluripregiudicato di Torremaggiore. Le fiamme gialle hanno posto i sigilli ai beni immobili e mobili nella disponibilità diretta del destinatario del provvedimento giudiziario o dei suoi più stretti congiunti e prestanome.
L’ordine del sequestro anticipato dei beni è giunto all’esito di approfondite indagini patrimoniali che hanno evidenziato la pericolosità sociale dell’indagato e hanno scandagliato la posizione patrimoniale del 43enne, con precedenti penali e di polizia per reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, armi, stupefacenti, estorsione, autoriciclaggio e reati fiscali, da ultimo arrestato a dicembre 2019 al termine dell’operazione ‘Hydra’, per aver fatto parte di un’associazione a delinquere dedita alle truffe ai danni dell’Inps, al riciclaggio, ai reati fiscali.
Oltre che nei confronti del proposto, le indagini patrimoniali sono state sviluppate anche sui suoi familiari più stretti e su due suoi prestanome, ai quali erano intestate immobili e società, di fatto nella piena disponibilità del pluripregiudicato. Tra queste, anche una società di smaltimento rifiuti colpita lo scorso 21 aprile da Interdittiva Antimafia del Prefetto di Foggia.
(LaPresse)