Foggia, 9 mag. (LaPresse) – I carabinieri del Noe di Bari e del comando provinciale di Foggia, su ordine della Direzione distrettuale antimafia di Bari, hanno eseguito 4 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di personaggi di spicco della criminalità foggiana, già pluripregiudicati per reati inerenti sostanze stupefacenti, reati contro il patrimonio e truffa, lesioni e minacce, e reati ambientali come gestione illecita di rifiuti speciali. Si tratta di Roberto Marino, Celestino Magnatta e Angelo Barbera, ora agli arresti domiciliari. L’indagine, denominata ‘Black Fire’, ha permesso di scoprire un’organizzazione che gestiva abusivamente grandi quantità di rifiuti speciali, rilasciati dalla società ‘Marino Srl’ di San Severo, trasportandoli e incendiandoli illegalmente nei campi di San Severo, Apricena, Torremaggiore e Foggia. Il profitto derivava dal risparmio ottenuto non attivando le procedure previste dalla legge per lo smaltimento dei rifiuti speciali.
I rifiuti speciali in balle, composti da materiale plastico e indifferenziato, provenivano dalla raccolta differenziata effettuata nei comuni in provincia di Foggia. Dopo essere stati raccolti e trasportati dalla società ‘Autotrasporti Marino Roberto’ presso il sito di stoccaggio della società per recupero rifiuti, invece di essere portati nelle discariche autorizzate, di notte sono stati abbandonati su terreni coltivati e dati alle fiamme oppure stoccati per qualche settimana in capannoni abbandonati occupati abusivamente per poi essere incendiati. Nella stessa operazione sono stati posti i sigilli a una intera azienda per la gestione rifiuti, conti correnti bancari e automezzi pesanti per un valore totale di 1.500.000 euro, i cui proventi saranno utilizzati per riparare il danno ambientale.