POZZUOLI – Un’altra aggressione al personale sanitario. E’ successo nella notte tra martedì e ieri all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. E’ stato qui che un 44enne del posto, giunto al Pronto soccorso per delle cure, stanco di attendere il proprio turno, fingendosi poliziotto ha minacciato di arresto un infermiere. Poi ha preso a pugni la vetrata del Triage e si è dato alla fuga. L’uomo è stato raggiunto a casa dagli agenti di polizia ed è stato denunciato. Il 2024 si è chiuso con un aumento del 33%, delle aggressioni al personale sanitario e il nuovo anno inizia con una nuova ondata di violenza Il 2024 si è concluso con un dato allarmante: le aggressioni fisiche e psicologiche ai danni di medici, infermieri e altri professionisti sanitari in Italia sono aumentate del 33%. Un fenomeno che, purtroppo, non si è arrestato con l’inizio del nuovo anno. Il 2025 è partito con una serie preoccupante di attacchi al personale sanitario, segnando un’ulteriore escalation di violenza.
A Napoli, nei primi giorni dell’anno, si sono registrati quattro episodi di aggressione negli ospedali cittadini nell’arco di soli sei giorni. Al Cto, un infermiere è stato colpito con un calcio al petto da un uomo durante le operazioni di triage. Al Cotugno, una dottoressa è stata minacciata e aggredita da una donna mentre prestava assistenza a un paziente. All’ospedale San Paolo, un’infermiera è stata minacciata di morte. Episodi di offese e minacce hanno colpito anche gli infermieri del Maresca di Torre del Greco..Anche nel Lazio, la situazione appare grave. A Roma, presso l’ospedale Pertini, una paziente ha aggredito il personale sanitario con calci e pugni. Sempre nella capitale, il 6 gennaio 2025, nel quartiere Collatino, un uomo di 37 anni ha attaccato con un martello l’autista di un’ambulanza. Infine a Catania, due medici del Policlinico sono stati aggrediti nel reparto di pediatria da un familiare di un paziente. Negli ultimi cinque anni, le aggressioni contro gli operatori sanitari in Italia sono aumentate del 38%, con circa 18.000 episodi registrati nell’ultimo anno. Un dato allarmante che ha avuto una particolare incidenza sulle donne, con le infermiere che risultano le più colpite, subendo ben il 76% delle aggressioni.