MOSCA – Il cofondatore russo della app di messaggistica Telegram, che ha fatto della confidenzialità degli scambi il suo cavallo di battaglia, afferma che il rivale WhatsApp non sarà “mai in sicurezza”. “La storia di WhatsApp è ricorrente. Dal sistema di criptaggio all’inizio inesistente a una serie di problemi di sicurezza stranamente adatti a fini di sorveglianza”. Lo afferma Pavel Dourov in un post pubblicato sul suo account Telegram intitolato ‘Perché WhatsApp non sarà mai sicuro’. WhatsApp, di proprietà di Facebook, ha ammesso martedì di essere stato infettato da uno spyware che dava accesso al contenuto degli smartphone. Questa falla è stata poi ‘riparata’ da WhatsApp con l’ultimo aggiornamento.
L’accusa
“Non stupisce che i dittatori sembrano adorare WhatsApp. La sua mancanza di sicurezza permette loro di spiare i loro popoli e dunque WhatsApp resta disponibile in posti come la Russia e l’Iran dove Telegram è vietato”, dichiara Durov. Fondato nel 2013 dai fratelli Pavel et Nikolai Durov, creatori prima del social network russo molto popolare VKontakte, Telegram conta 200 milioni di utenti e ha fatto della sicurezza la sua priorità e del rifiuto a collaborare con le autorità il suo cavallo di battaglia.
LaPresse
Fondatore russo di Telegram: “WhatsApp non sarà mai sicuro”
Il cofondatore russo della app di messaggistica Telegram, che ha fatto della confidenzialità degli scambi il suo cavallo di battaglia, afferma che il rivale WhatsApp non sarà "mai in sicurezza".