Fondi russi, Podolyak: “Partiti filo-Putin italiani pagati dal Cremlino”

Le parole del consigliere dell'Ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky

in foto Mykhailo Podolyak, consigliere dell'ufficio presidenziale ucraino e membro della delegazione ucraina (Sergei Kholodilin/BelTA Pool Photo via AP)

MILANO – “Abbiamo elementi per affermare che qualcuno in Europa, anche tra i partiti italiani, ha preso soldi dal Cremlino, ma non possiamo svelarlo perché significherebbe interferire con la politica del vostro Paese”. Lo dice in una intervista a Repubblica Mykhailo Podolyak, 50 anni, consigliere dell’Ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

“È ormai noto che la Federazione ha speso 300 milioni di euro negli ultimi anni per finanziare alcuni movimenti politici nell’Unione Europea e, così facendo, ha cercato di influenzare sia le politiche nazionali sia quelle dell’Unione”, afferma.

Nel famoso report americano in cui si citano i 300 milioni, però, l’Italia non appare. “A noi non sfugge il comportamento di certi partiti, a volte proprio quelli italiani, che prendono posizioni apertamente filo-Putin, sostenendo pe resempio che, per un motivo o per un altro, la Russia aveva il diritto di attaccare l’Ucraina”. “Non possiamo interferire negli affari interni dell’Italia e non possiamo parlare pubblicamente di chi ha ricevuto soldi russi a scopo di lobbying – sottolinea – Certamente, a livello di intelligence, i nostri due Paesi cooperano. Ho motivo di ritenere che i dati fondamentali ci siano tutti: chi ha preso e quanto”.

Podolyak, in merito a una eventualità che ci siano elementi riferibili a Matteo Salvini, leader della Lega, risponde: “Non voglio aggiungere altro, sarebbe ingerenza”.

(LaPresse)

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