CASERTA – Gli sconvolgimenti in corso in Forza Italia in Campania si faranno sentire a breve in Terra di Lavoro, dove peraltro il tavolo per le Comunali appare fermo, con la scusa del Covid. L’asse fra Mara Carfagna, Domenico De Siano e Fulvio Martusciello taglia fuori Stefano Caldoro, il cui accantonamento rischia di travolgere anche il coordinatore provinciale casertano Giorgio Magliocca, da tempo legato a lui. In questa situazione non è ancora chiaro come si evolverà il tavolo del centrodestra, né quali criteri saranno adottati, ad esempio, per recuperare – o meno – i diversi esponenti di centrodestra che attualmente sostengono il sindaco Carlo Marino (e che portano voti).
Il deputato Carlo Sarro, nell’intervista pubblicata ieri da “Cronache”, è stato piuttosto ambiguo su questa possibilità. Secondo il parlamentare, gli irrecuperabili sono “quanti vivono l’impegno politico esclusivamente per tornaconto personale, questi ultimi volentieri li lasciamo nel campo del centrosinistra”. Una definizione che si può applicare a tutti e a nessuno e che non pone un discrimine chiaro, come potrebbe essere, ad esempio, aver votato o meno il bilancio di previsione 2021 che sta per approdare in Consiglio. E’ un po’ più preciso (pur esprimendo stma per Sarro) Pio Del Gaudio, già sindaco di Forza Italia, in corsa per le prossime Comunali con una serie di liste civiche e da sempre critico verso la possibilità di imbarcare i “mariniani”: “Chi come me ha una storia personale, professionale e politica deve avere la presunzione di dire “tu stai con me e tu no”. Con due dissesti non possiamo imbarcare disonesti dal punto di vista culturale e politico. Il 90% di chi sostiene Marino non potrà essere candidato con noi e uno spartiacque importante è il bilancio di previsione, chi lo vota e chi vota opere pubbliche inutili come la piazzetta di Tuoro non sarà mai candidato con noi. Non vanno fatti progetti per pagare i progettisti, ma per realizzare opere”. Sul tavolo del centrodestra, fermo da tempo, Del Gaudio osserva che “l’importante non è quando si fa, ma chi ci si siede. Se parteciperanno quelli che si siedono a tutti i tavoli, non conterà mai nulla. Poi – è ovvio – so che il capoluogo rientra in uno schema più ampio”.
Secondo l’ex assessore Pasquale Napoletano, “non esistono i mariniani, esistono i soliti noti che negli ultimi 20 anni hanno scelto non un progetto, ma chi aveva la possibilità di vincere: così è andata con Petteruti, con Del Gaudio e con Marino”. Quanto al tavolo del centrodestra, “oggi Forza Italia non ha più niente e a Caserta va rifondata perché non c’è niente. Dalle scorse elezioni non è stato fatto nulla per creare il partito e la sconfitta che abbiamo subìto con Riccardo Ventre non è stata di insegnamento. Quando con Del Gaudio e Nello Spirito ho cercato di rifare il partito, mi sono scontrato con l’immobilismo totale: stavamo cercando di formare la lista di Fi per le Comunali, ma si è arenato tutto”.