SAN FELICE A CANCELLO – Boss dei Massaro entra in casa di un amministratore comunale armato di coltello: scatta l’allarme, identificato, segnalato e poi arrestato dai carabinieri Vincenzo Martone (nella foto), 44 anni, di San Felice a Cancello. Doveva essere ai domiciliari. E’ stato arrestato in relazione ad un provvedimento emesso dal giudice per aggravamento della misura cautelare. L’episodio che ha portato al suo arresto si è verificato martedì. In pieno giorno Martone, che si trovava agli arresti in casa, si intrufola in un’abitazione privata in cui risiede la famiglia di un amministratore comunale. Stando a quanto affermato dai presenti era armato di un coltello. A dare l’allarme è la figlia del padrone di casa che telefona al padre. “C’è un uomo in casa con un coltello” afferma. L’uomo, emotivamente scosso, giunge in pochissimo tempo in casa. La famiglia si trova all’interno anche se Martone non li ha minacciati; il capofamiglia entra all’interno e scorge con la coda dell’occhio l’uomo che si barrica in una camera da letto. La famiglia intanto è in salvo.
Scatta la chiamata alle forze dell’ordine e poco dopo sul posto giungono i militari dell’Arma. La situazione intanto si è calmata; l’uomo viene identificato. Viene anche redatta una informativa poi trasmessa alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Lui, Martone, viene ricollocato agli arresti domiciliari. Ieri l’ordine di aggravamento della misura cautelare. Va in carcere dopo le formalità di rito conseguenti all’arresto. Il provvedimento di aggravamento della misura è stato adottato però non per l’intrusione nell’abitazione privata quanto per la violazione della misura degli arresti domiciliari. Per l’intrusione a quanto risulta non è stata adottata ulteriore disposizione. Del coltello invece la cui esistenza era stata segnalata non c’è traccia. Non è chiaro perché Martone abbia violato gli arresti in casa e tantomeno è perché si sia recato presso l’abitazione del politico della città che ricopre tra l’altro un importante incarico istituzionale all’interno dell’amministrazione stessa guidata dal sindaco Emilio Nuzzo. Stando a quanto emerso Martone si trovava in uno stato di alterazione evidente. La vicenda ha visto la contestazione nei confronti di Martone dell’evasione dai domiciliari per la mattina e il pomeriggio di martedì. Dopo la denuncia dei carabinieri la decisione del giudice che ha disposto l’aggravamento della misura cautelare e l’arresto con il trasferimento in carcere.