Momenti di panico ieri pomeriggio in via Michele Morelli, dove alle 14 è crollato il pavimento di un appartamento situato ad altezza della strada.
Siamo a ridosso di Piazza Stella Mattutina, a due passi dal centralissimo corso Garibaldi. La voragine si è aperta nel basso di una donna anziana. Anna, questo il suo nome, si trovava come ogni pomeriggio davanti alla tv, quando all’improvviso “mia figlia che si trovava con lei in quel momento ha notato che l’armadio era stranamente inclinato su un lato. Dopo un po’ mio genero ha sentito degli scricchiolii, ed è lì che è scattato l’allarme”, racconta Nicola. “Il tempo di chiamare i vigili del fuoco ed è crollato tutto. Se fosse successo di notte si sarebbe sicuramente consumata una tragedia”, conclude l’uomo ancora sconvolto.
Sul posto, insieme ai pompieri, sono intervenuti i vigili urbani, la polizia, i tecnici dell’Arin e dell’Abc. A causare il cedimento pare sia stato infatti un grosso problema di infiltrazioni ignorato per lunghi anni, presente nel sottosuolo di piazza Stella Mattutina, nei pressi di via Morelli, che ha provocato un avvallamento del suolo. Fin dalle prime ore del mattino gli abitanti di una strada limitrofa a Corso Garibaldi, si erano già lamentati per lo scorrimento di varie perdite d’acqua, allarmando l’Arin e l’Abc.
La palazzina in cui si trova il basso è stata sgomberata dalle 10 famiglie che la abitano, e l’intera area messa in sicurezza.
Dopo aver evacuato il palazzo e permesso ai residenti di recuperare gli effetti personali, è intervenuto il corpo dei Vigili Urbani nonché quello del Quarto Reparto Mobile della Polizia di Stato di Napoli, che hanno messo in sicurezza l’area.
Disagi in tutta la zona e nei palazzi adiacenti, in cui per tutta la giornata di ieri è mancata l’acqua.
La voragine che si è aperta ha inghiottito gli oggetti che si trovavano nella stanza interessata dal crollo. “La signora si è salvata per miracolo. Sarebbe andata a finire in un lago: il buco che si è aperto era profondo almeno un paio di metri ed era pieno d’acqua. I pompieri hanno dovuto ricorrere all’utilizzo di due pompe idrovore per risucchiarla”, racconta Pasquale Capasso, residente della zona.
I lavori sono andati avanti fino a tarda serata, e non si esclude che possano protrarsi nei giorni a venire. Non si sa quando le 10 famiglie potranno tornare nelle loro case. Certo è soltanto lo stato di confusione e di spavento in cui si sono ritrovati gli abitanti dello sfortunato palazzo, vittime di una mancata manutenzione sempre più diffusa. Napoli continua a crollare, il Comune, intanto, sta a guardare il disastro a braccia conserte.