NAPOLI – La latitanza di Gennaro Cifariello, considerato il capo del gruppo Cifariello-Cancello, legato al clan Amato-Pagano, è terminata. Durava da due mesi. L’uomo, ricercato dallo scorso settembre, era riuscito inizialmente a far perdere le proprie tracce tra Scampia e
Secondigliano, allontanandosi poi da Napoli per rifugiarsi alle Canarie. La fuga, durata quasi due mesi, si è conclusa grazie a un’operazione congiunta delle autorità italiane e spagnole. Cifariello era tra i destinatari di una vasta ordinanza di custodia cautelare eseguita il 29 settembre nei confronti di dieci presunti membri del gruppo criminale attivo nell’area nord di Napoli. Nei suoi confronti pendeva un mandato d’arresto europeo emesso dalla Procura di Napoli per sequestro di persona aggravato dal metodo mafioso, uno dei reati contestati nell’in
chiesta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Determinante è stata la collaborazione tra la Squadra Mobile di Napoli, il Fast Italia del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e le autorità spagnole, in particolare l’Udyco – Fugitive Active Search Team della Policia Nacional.
Le indagini hanno permesso di raccogliere informazioni sulla presenza del ricercato in territorio spagnolo. Gli investigatori, grazie anche al supporto del Fast Spagna, hanno individuato una persona a lui vicina e ne hanno seguito gli spostamenti, scoprendo così che Cifariello si era nascosto a Tenerife. Una volta individuata la possibile zona di rifugio, la Policia Nacional ha organizzato un’attività di appostamento e sorveglianza che ha portato all’arresto del latitante. L’operazione conferma l’efficacia della cooperazione internazionale nella lotta alla
criminalità organizzata e segna un nuovo colpo al gruppo criminale radicato nei quartieri di Scampia e Secondigliano. Ora, con l’arresto avvenuto alle Canarie, si avvia la procedura per l’estradizione di Cifariello in Italia, dove lo attendono le accuse formalizzate dalla magistratura napoletana.






















