NAPOLI – Arrestato a Terracina il marito della sorella del boss dei Licciardi. Eduardo Marano, detto Dino, 65 anni è il marito della sorella del capo clan Gennaro Licciardi detto ’a scigna. All’alba di ieri Marano, 65 anni, è stato fermato per un’ordinanza di custodia cautelare eseguita dai carabinieri su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia capitolina, nei confronti di cinque persone indiziate, a vario titolo, di scambio elettorale politico mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, trasferimento fraudolento di valori e turbata libertà degli incanti. Parliamo dell’indagine denominata “Porta Napoletana”. Eduardo Marano è stato condotto in carcere. Altre due persone ai domiciliari, mentre nei confronti di altri due sono scattati una interdizione dalla professione e un obbligo di firma.
Tra gli arrestati anche un consigliere comunale di Terracina. Eduardo Marano e la moglie Patrizia Licciardi (per lei nessuna misura cautelare) si erano trasferiti a Terracina nel 2006. Da tre anni sono rientrati a Napoli. Marano è stato raggiunto dai carabinieri ieri mattina nel quartiere Secondigliano e condotto in carcere. Secondo la ricostruzione della Procura, l’indagine condotta dal giugno 2022 all’ottobre 2023, e coordinata dal comandante del nucleo investigativo di Latina Antonio De Lise ha consentito di apprendere dell’inserimento nel tessuto economico-imprenditoriale, politico e sociale della città di Terracina di un’importante famiglia collegata, anche per vincoli di sangue, al noto clan Liccardi del quartiere Secondigliano. Sempre secondo la ricostruzione degli investigatori, le indagini hanno consentito di documentare presunte condotte di un pubblico funzionario di Terracina, il quale avrebbe chiesto ed ottenuto un appoggio in occasione delle elezioni amministrative tenutesi nel maggio 2023 a Terracina.
La Procura nell’ordinanza cautelare mette tutto nero su bianco: il consigliere comunale Gavino De Gregorio in qualità di candidato alle amministrative di maggio 2023 a Terracina, avrebbe chiesto e ottenuto da Eduardo Marano, ritenuto vicino ai Licciardi (avendo sposato Patrizia Licciardi), la promessa di procurargli voti in occasione di tale competizione elettorale, in cambio della sua disponibilità di soddisfare gli interessi e le esigenze di Marano e dei soggetti a lui vicini sul territorio di Terracina. De Gregorio è stato poi eletto consigliere comunale, nominato capogruppo e presidente della Commissione alle Attività Produttive e al Demanio. Fin qui la ricostruzione degli inquirenti. De Gregorio ora è ai domiciliari. Va detto, che tutti sono da ritenere innocenti, fino a una eventuale senza di condanna definita. Va aggiunto anche che Eduardo Marano non è stato condannato in passato per associazione mafiosa, ma gli inquirenti desumono la vicinanza ai Licciardi dal vincolo familiare.
Intanto ieri il sindaco di Terracina, Francesco Giannetti (estraneo all’indagine), dato che fra i destinatari delle misure cautelari c’è anche Gavino De Gregorio, consigliere comunale eletto nel 2023 con la sua lista civica, ha voluto fare chiarezza: “In merito all’operazione dei carabinieri di questa mattina (ieri per chi legge, ndr) che ha riguardato anche Terracina, sono sempre convinto che la magistratura e le forze dell’ordine agiscano nell’esclusivo interesse della collettività, come resto altrettanto convinto che un capo d’imputazione non costituisca una condanna, e che la presunzione di innocenza deve valere per ogni cittadino fino a sentenza definitiva. Esprimo l’auspicio che le indagini possano sostenere il consigliere De Gregorio dalle responsabilità, e confermo l’impegno dell’amministrazione comunale nel garantire
trasparenza, legalità e correttezza nell’azione pubblica”. Poi conclude: “Un’amministrazione che resta pienamente operativa e continuerà a
lavorare con responsabilità e serietà nell’esclusivo interesse della comunità”.




















