NAPOLI – La violenza giovanile ha colpito ancora, con tutta la sua brutalità, e lo ha fatto contro un ragazzo fragile, in un luogo che dovrebbe essere spazio di socialità e spensieratezza. E’ accaduto a Portici, comune alle porte di Napoli, dove un sedicenne affetto da una disabilità causata da una malattia genetica, è stato aggredito e picchiato selvaggiamente nella serata di domenica. Il motivo scatenante appare tanto assurdo quanto inquietante: un semplice saluto rivolto a una ragazza che conosceva.
Il fatto è avvenuto nella zona del Granatello, un’area molto frequentata da giovani. Qui il 16enne ha incontrato una coetanea, forse un’amica o una conoscente, e le ha rivolto un gesto di cortesia. Ma quel saluto sarebbe bastato ad accendere la rabbia cieca di un altro ragazzo, pare l’ex fidanzato della giovane, che non ha esitato a trasformare la gelosia in violenza. In pochi attimi, la furia si è abbattuta sulla vittima, colpita con tale ferocia da riportare gravi ferite.
Le conseguenze fisiche dell’aggressione parlano da sole: una profonda lesione sotto l’occhio che ha richiesto dieci punti di sutura, fratture al volto che necessiteranno di interventi chirurgici. Ma il danno più profondo è forse quello invisibile, quello inferto alla dignità e alla sicurezza di un ragazzo di 16 anni che, già segnato dalla malattia, si è trovato vittima di un gesto tanto vile quanto ingiustificabile.
